La felicità è a portata di mano (se non la insegui)

Cuore
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Credi che la felicità sia irraggiungibile? Al contrario, è a portata di mano. E dipende solo da te

Ai tempi del liceo, avevo le idee chiare: per essere felice avrei dovuto avere un fidanzato bellissimo e amorevole, un lavoro di successo, tantissimi amici, una casa spaziosa e accogliente.

A 25 anni, ero single, studiavo ancora, avevo pochi amici e vivevo in affitto in un appartamento carinissimo, ma microscopico. Di conseguenza, mi sentivo infelice, frustrata, fallita. Niente andava per il verso giusto.

Più inseguivo la felicità, più mi sfuggiva.

Un giorno, scoraggiata, ho mollato il colpo: non mi sarei più impegnata per raggiungere i miei obiettivi. E sarei stata insoddisfatta per sempre. Punto.

Incredibilmente, proprio quando ho smesso di concentrarmi sul mio modello di felicità, ho iniziato a sentirmi meglio. E la gioia è arrivata. Totale e incondizionata. Senza che ci fosse bisogno di case da sogno o lavori prestigiosi.

Morale della storia? Non so se valga per tutti, ma per me è stato fondamentale capire che la felicità non vive nella perfezione (non a caso ci sono tante persone ricche che annaspano nella tristezza). E neanche nei cliché (non è detto che la classica famiglia del Mulino Bianco sprizzi gioia da tutti i pori). Ed è schiva, non vuole essere cercata ossessivamente.

Di felicità parliamo sul numero 31 di Confidenze, nell’articolo La felicità? È a portata di mano.

E tu quando ti senti felice?

Confidenze