Un libro per raccontare “i Trentenni” di oggi

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Sono nata negli anni ottanta. Ho superato i fatidici trenta, un matrimonio, una figlia e tanti sogni. Quando di anni ne avevo venti avevo troppa paura per andare oltre il “dovresti fare”. Verso i trenta ho capito che non è mai troppo tardi e ci dovevo provare. A fare cosa? Qualsiasi cosa volessi. Di certo non me ne sono pentita.

Qualche mese fa navigando su Internet ho scoperto un blog che parla della mia generazione, i Trentenni. Dal blog è nato un libro omonimo a cura di Silvia Rossi, Stefania Rubino e Ilaria Sirena. Loro sono a dir poco fantastiche, sul sito postano video e articoli che raccontano tutte i vari trentenni di oggi e le situazioni in cui ci troviamo. Tra i post più letti “Le 15 cose da non dire MAI a una trentenne”, “Il declino fisico di una trentenne”, “Trentenni Single VS Trentenni Sposati”, “20 cose che gli Uomini Trentenni non tollerano più dalle donne”. Imperdibile “30 cose da fare a 30 anni”, il più letto nel blog e primo capitolo del libro, un vademecum da cui prendere spunto: 7) Coltiva le tue passioni e ritrova quelle abbandonate durante il cammino. 9) Concediti 10 minuti di silenzio al giorno per ascoltarti. 10) Non accontentarti, nel lavoro, in amore, non accontentarti. 15) Ascolta le parole degli anziani di oggi, quella generazione non tornerà più, e le loro parole sono tesori. 21) Cerca di esserci per chi ha bisogno di te. 24) Cresci i tuoi figli facendoli sentire liberi, le ali spiegate rendono felici. 30) E ricorda… “Dai 30 anni in su puoi fare tutto… o quasi”.

Il libro è una raccolta di testimonianze, di storie di trentenni che rispondono alla domanda “Cosa vuol dire avere Trent’anni oggi? La “generazione a metà” risponde e in modo per nulla scontato. Con il coraggio di dire le cose come stanno, di rivendicare il suo posto nel mondo, il diritto di scegliere se fare o non fare figli, di scappare all’estero o restare in Italia, con la difficoltà di non avere una casa di proprietà e un lavoro fisso, con la necessità di doversela inventare una vita da vivere.

E voi, come vivete (o avete vissuto) i vostri trent’anni?

Confidenze