15 marzo: giornata nazionale dei disturbi alimentari

Mondo
Ascolta la storia

Anoressia, bulimia, disordini alimentari, sono la seconda causa di morte nei giovanissimi, dopo gli incidenti stradali. Ecco perché è importante ricordare questo appuntamento

Domani 15 marzo è la giornata del Fiocchetto Lilla. Una ricorrenza sancita dalla Presidenza del Consiglio per sensibilizzare l’opinione pubblica all’informazione corretta sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) e del Peso, quali: anoressia, bulimia, binge eating (alimentazione incontrollata) e obesità.

In Italia sono più di 3 milioni le persone affette da tali disturbi, che rappresentano nella popolazione giovanile la seconda causa di morte, dopo gli incidenti stradali; negli ultimi anni si è abbassata l’età d’insorgenza a 9 -11 anni e anche gli uomini hanno iniziato a soffrire di un disagio finora ritenuto peculiare solo dell’universo femminile.

A darci qualche numero aggiornato è il dottor Gregorio Loverso, direttore sanitario della clinica Madre Cabrini DCA di Pontremoli, in provincia di Massa, specializzata nella cura dei disturbi del comportamento alimentare e del peso. «Siamo di fronte a una vera emergenza: il 73% delle donne che soffrono di disturbi del comportamento alimentare è affetta da bulimia nervosa e il 23% da anoressia nervosa. Sono in aumento anche i maschi: oggi il 10% dei casi di anoressia riguarda persone di sesso maschile, e nella fascia d’età dai 12 ai 17 anni, questa percentuale sale al 20: gli esperti sostengono che tra dieci, 15 anni l’anoressia non sarà più catalogata come disturbo di genere, anche se negli uomini si parla più di frequente di “vigoressia” perché i disturbi dell’alimentazione hanno più spesso a che vedere con il culto della prestanza fisica.

È importante parlare di questi argomenti – continua Loverso – per diffondere la consapevolezza che tali patologie si possono curare, a patto però che ci si rivolga a equipe multidisciplinari. Non basta quindi il singolo specialista, sono disturbi che interessano il nutrizionista, l’endocrinologo, lo psichiatra, il fisioterapista, occorre rivolgersi appunto a un’ equipe. Nella nostra struttura per esempio, arrivano pazienti da tutta Italia grazie alla convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Siamo supervisionati dalla dottoressa Laura dalla Ragione, psichiatra, docente universitaria e consulente del Ministero della salute e dell’OMS per quanto riguarda i disturbi del comportamento alimentare; lavoriamo seguendo le Linee Guida Nazionali ed Internazionali».

In vista della giornata nazionale del 15 marzo su Confidenze di questa settimana abbiamo pubblicato due storie vere dedicate all’anoressia: la storia di Marta Zanni, ex modella che ha calcato le passerelle parigine, e che ha scritto un libro (Vittoria! Ed. Il ciliegio 2016) per raccontare il suo passato di anoressica. E la storia della giovanissima Cinzia che sotto forma di diario racconta la sua discesa negli inferi della magrezza.

Per tante lo scoglio più grande resta quello di chiedere aiuto: su 2 milioni di adolescenti che in Italia hanno problemi con cibo, peso e immagine corporea, solo il 10% riesce a chiedere aiuto. È importante in questo senso anche il ruolo svolto da associazioni cone Never Give Up, Onlus per la prevenzione e il trattamento dei Disturbi della Nutrizione e dell’ Alimentazione, che ha realizzato in queste settimane una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi. C’è tempo fino al  17 marzo per donare 2 euro attraverso un Sms solidale al numero 45586.

 

Confidenze