L’esatto contrario di Giulio Perrone

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Chi era veramente, Giulia? È stato davvero il professor Morelli a ucciderla?L’esatto contrario di Giulio Perrone è un noir in cui bisogna entrare da soli

“Lasciar andare i ricordi e il passato. Questo l’ho imparato. È l’unico modo per tentare di godersi la vita e realizzarsi. Non si possono passare i giorni a chiedersi perché qualcosa è andato in un modo o perché si è persa un’occasione. La cosa più importante è cogliere le opportunità che arrivano e guardare al futuro”.

Ci sono voluti trentacinque anni, a Riccardo Magris, per arrivare a questa conclusione. Trentacinque anni, tre certezze perse lungo il cammino, il ricordo di un bacio e un colpo di pistola.

Roma, quartiere San Lorenzo, una città fatta di voci e colori e palazzi-paese, una città misteriosa che nasconde ed esaspera verità costruite ad arte.

Giulia era bella, era bello il vestito che saliva a mostrare la coscia candida durante le lezioni all’università. Era stato splendido baciarla e tremenda la sua morte, per mano del professor Morelli, una mattina, nel bagno dei docenti. Il professor Morelli. Un assassino. Così ha deciso la corte. Anche se ha sempre gridato la sua innocenza.

La vita era andata avanti. Senza Gaia. Senza essere diventato un grande giornalista ma solo recensore di libri sulla rivista TuttoGiallo grazie a qualche giro di giostra con la caporedattrice Dora e conduttore di una rubrica radiofonica sulle “più grosse pippe che abbiano messo piede nel campionato italiano e i peggiori calciatori della settimana”. La vita era andata avanti anche e soprattutto nonostante il disastro dei disastri, la Magica Roma, squadra croce e delizia, passione paradisiaca da stimmate infernali.

Poi un giorno il passato torna. È morto Morelli. Uscito dal carcere grazie al regime di libertà provvisoria, si è suicidato. Coscienza? Oppure?

Insieme al ricordo di quel bacio, a quell’amore in fase nascente che l’ha incastrato e bloccato per anni, a Riccardo viene in mente un’idea. E chiama Dora.

Il resto non ve lo racconto. È un noir e nella nebbia, nelle atmosfere, bisogna entrare da soli.

Chi era veramente, Giulia? È stato davvero il professor Morelli a ucciderla? Chi è la giovane donna che le somiglia come una goccia d’acqua? E chi è l’uomo con i capelli sempre pettinati alla perfezione?

Quante verità si legano alla nudità di un evento? Una verità superata lascia lo spazio a una verità superiore oppure il reale è l’esatto contrario di quello che tutti crediamo?

 

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Giulio Perrone, L’esatto contrario, Rizzoli

Confidenze