Madonna, rockstar e dea della sfrontatezza

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Chi è veramente la rockstar Madonna, al secolo Louise Veronica Ciccone?

Anche se la sua grande stagione è passata, e altre grandi star della musica hanno conquistato il mondo, Madonna, ha ancora un esercito di fan. In una serata al mare, negli ozi estivi che chiudono fuori il presente e le sue paure, c’è stata una discussione fra amici su di lei. Chi è Madonna? Una che ha venduto 350 milioni di dischi. Strana creatura, con quella voce da cartoon che ricorda Paperino, simpatica per la sua sfacciataggine imperiale.

Una grande trasformista, anzi una mutante, bella brutta bionda mora, inconfondibile nel non essere mai la stessa. Una stakanovista della trasgressione, ormai scontata, come quando si crocifigge in copertina su una croce scintillante – e la trasgressione annulla se stessa diventando un marchio certificato. E una immensa macchina da soldi, un’industriale della provocazione, una forzata del sesso consumista, la rappresentante del sesso moderno solipsistico, senza partner.

Jean Baudrillard ha scritto “Madonna è la parodia del sesso, essa vorrebbe disperatamente essere nuda ma non ci riesce.È perpetuamente bardata, se non di cuoio o di metallo, della volontà oscena d’essere nuda. Può essere chiunque, per una fantastica assenza di identità. E incarna paradossalmente la frigidità frenetica del nostro tempo”.

Eppure non si può dire che sia un bluff: in Evita, il film su Evita Peron, si rivela una bravissima attrice e una brava cantante lirica.

Come regista, ha fatto un film sull’amore più scandaloso del ‘900, fra il duca di Windsor, erede al trono d’Inghilterra, che rinunciò alla corona per l’americana Wallis Simpson due volte divorziata.

E qui a sorpresa Madonna, questa dea della sfrontatezza, gira un film patinato e molto per bene, fermandosi alla superficie. Lo scandalo fu molto più profondo, si dice che Wallis fosse un uomo, si ignorano le tendenze omosessuali del duca, che rendevano il rapporto così umano e così interessante, i fiumi di alcool e droga, la simpatia per i nazisti.

Il film, costosissimo, di discreta fattura dal punto di vista tecnico, ma troppo reticente, è stato uno dei più grandi insuccessi che la storia del cinema ricordi, e per un bagno di milioni e milioni di dollari. Forse perché lei, il campione dell’audacia, stavolta non ha osato. Non il pericolo, ma le mezze misure perdono i coraggiosi e Madonna ha imparato che la sua sola salvezza, la sua ragion d’essere, il suo posto nell’Olimpo, è gettarsi nel vuoto, la prudenza non perdona.

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