Noi, isolati come loro: la Giornata Mondiale sull’autismo

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Oggi è la Giornata Mondiale della consapevolezza sull'autismo. In Italia ne soffre un bambino ogni 77. Ne parliamo nel blog e su Confidenze la storia vera di un ragazzo autistico che ha trovato lavoro

 

Oggi ricorre la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo, la sindrome individuata nel 1943 da Leo Kanner e successivamente studiata da Hans Asperger. E mai come ora l’isolamento a cui tutti siamo costretti ci spinge a riflettere e a condividere la condizione delle tante persone affette da autismo, che l’isolamento lo vivono già sulla loro pelle come emarginazione sociale.

Oggi nel mondo soffrono di autismo decine di milioni di persone, solo negli Stati Uniti sono 2 milioni e in Italia ne è colpito un bambino su 77 (Osservatorio Nazionale Autismo 2019). Fortunatamente ormai la diagnosi viene effettuata sempre prima (intorno ai 3 anni) così da avviare strategie terapeutiche che possano essere efficaci sul lungo periodo, ma resta il dato di fatto che questi ragazzi spesso crescono intrappolati in una realtà incomprensibile a chi gli sta vicino e con un effettivo problema di inserimento sociele sia dal punto di vista delle relazioni umane sia da quello lavorativo.

Su Confidenze in edicola trovate A caccia di talenti, la storia vera di Enrico Giovine, un ragazzo di 25 anni autistico, la cui esperienza è un esempio per tutti: Enrico grazie a una rete di associazioni locali (tra cui in primis “Agers” l’associazione di genitori di figli disabili creata da sua mamma, Marta Grasso, che fa capo a “I bambini delle fate” di Franco Antonello) è riuscito a seguire un percorso di formazione e inserimento lavorativo nel campo della ristorazione e oggi è cuoco del circolo “I talenti” il centro aggregativo che si trova a Calamandrana in provincia di Asti dove 10 ragazzi autistici gestiscono il ristorante.

Leggendo la storia mi ha colpito il commento di un cliente riportato nel racconto: “Sono venuto con un certo timore, ma poi mi sono rilassato. Anzi dopo i primi dieci minuti non sapevo più chi era l’autistico e chi no, vedevo solo ragazzi che lavoravano”. Ecco secondo me questa frase già da sola fa capire come l’obiettivo sia stato raggiunto: far sentire questi ragazzi uguali agli altri, normali giovani che lavorano in un ristorante. Ma non è sempre così.

Per capire da vicino cos’è l’autismo e cosa prova chi lo vive vi invito a leggere: Mosche contro  vetro, Racconti sul tema dell’autismo a cura di Luca Raimondi con la prefazione di  Paolo Di Paolo (Morellini Editore).

Un’antologia di 20 racconti scritti da altrettanti autori dove si affronta l’autismo dal punto di vista di chi lo vive o ha in casa persone che ne soffrono.

Scrive per esempio Gianluca Nicoletti (uno degli autori dell’antologia, che da anni si batte per il figlio autistico e i ragazzi come lui)  l’autistico è un perenne estraneo, imprigionato tra gente a lui sconosciuta, inconoscibile, e dalla quale ha pochissime speranze di essere realmente capito”. Insomma “mosche contro vetro”, secondo la definizione coniata da Pier Carlo Morello (scrittore realmente autistico, presente in questa raccolta), che solo una grande sensibilità artistica può raccontare.

Tra gli scrittori che hanno contribuito ci sono: Stefano Amato, Tommaso Avati, Simona Baldelli, Stefano Bonazzi, Stefano Corbetta, Barbara Garlaschelli, Antonino Genovese, Roberta Lepri, Laura Manfredi, Luca Martini, Beatrice Monroy, Pier Carlo Morello, Gianluca Morozzi, Massimo Padua, Barbara Panetta, Ivano Porpora, Luca Raimondi, Giovanna Strano, Valerio Valentini.

Oggi 2 aprile per ricordare la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo molti monumenti nella grandi città si illumineranno di blu, il colore simbolo dell’autismo.

Confidenze