Papa Francesco, il sorriso, il pianto

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Il suo sorriso ha conquistato tutto, credenti e non. La sua presenza ci fa fare i conti ogni giorno con il fardello delle ingiustizie umane

In un mondo terrorizzato, milioni di persone sono sedotte dall’ uomo che  è esso stesso una speranza, papa Bergoglio. Fra queste ci sono anch’io. Per me l’importanza della sua figura è legata a un sorriso e a un pianto.

Il sorriso: una sera entro in casa e vedo mio marito che guarda la tv e ha un sorriso da qui a lì: stava ascoltando il Papa che si rivolgeva ai finti devoti, e diceva “Per essere santi non occorre fare la faccia da santini, anzi, sorridete un po’ di più ...”.  Si era mai visto un Papa che ci fa bene con la sua sola presenza? Fin dalla prima apparizione, quando si  presentò come un amico, dicendo «Buonasera». E così entrò nelle nostre case, che fossimo religiosi o miscredenti. In famiglia non siamo  cattolici, avendo ricevuto la più gretta educazione pretesca, dove tutto era  peccato. Ma se pensiamo a una salvezza dal nostro tempo che sprofonda nell’ingiustizia e nelle stragi, è a lui che pensiamo.

Il pianto: a Whashington lo speaker  della camera, Boehner, durante il discorso del Papa non riesce a trattenere le lacrime. Il Papa sta criticando la sua nazione per l’abuso delle armi, la pena di morte, il razzismo…e quell’omone carico di colpe, capo di una destra intransigente e reazionaria, piange. La rete si è scatenata a sfotterlo, Boehner è un piagnone, un esibizionista, un professionista delle lacrime in tv, però, dopo il discorso del Papa, si è dimesso dal suo partito. E allora perché non credere che le parole del Papa abbiano potuto cambiarlo? Immagino la sua animaccia nera di integralista violento che resta sconvolta – sta ascoltando il capo di una chiesa che nei secoli si è macchiata di stragi terribili (degli eretici, delle streghe – ovvero delle donne), che ha benedetto le armi, sterminato e colonizzato, è stata complice dei peggiori fascismi, tradendo mille volte il Vangelo, e questo Papa, invece di benedire i cannoni li condanna, invece di far lega con il potere lo critica e lo ammonisce. Dice ai politici: «Non caricate i cittadini di pesi che voi  non sfiorate neppure». Per quanto malvagio sia stato Boehner fino a quel giorno, non sarà stato certo peggiore del feroce imperatore Teodosio, che si  inginocchiò davanti a sant’Ambrogio mentre il grande patriarca gli rinfacciava i suoi massacri. Che la parola  del Papa venga ascoltata o no dai potenti della terra, l’opera di questo giusto è un dono immenso. Ma il dono più grande è che consente a noi, anime indurite dalla bestialità moderna,  di volergli bene. E di sentirci migliori, anche solo per un istante, anche solo per questo.

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