Come mangiare pasta senza farsi del male

Natura
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C’è chi non rinuncia a portare la pasta in tavola ogni giorno (per poi magari pentirsene alla “prova bilancia”) e chi se ne priva del tutto per timore di ingrassare. Vediamo di trovare un buon compromesso

Eri alla ricerca di consigli per mangiare pasta senza farsi del male? Eccoti i miei.

 

Mangiane meno

Cisono persone abituate a mangiare un etto e oltre di pasta allavolta. Sono quelle che poi tipicamente si lamentano di essere in sovrappeso. Ma non c’è bisogno di abbuffarsi, soprattutto se, come ti consiglio qui sotto, a spaghetti e farfalle abbini altri alimenti. 50-60 grammi di pasta (pesati a crudo, che quindi dopo cottura, assorbendo acqua, diventano più del doppio) sono sufficienti.

 

Mangiala meno spesso

E ancor meno c’è bisogno di mangiare pasta da “italiano tipo”, una volta al giorno o addirittura due. Sostituisci la pasta con altre fonti di carboidrati, come le patate (che non sono da considerare verdura, ma, appunto, surrogati di pasta e pane) e i legumi (i quali è vero che hanno una certa quota di proteine, ma contengono soprattutto amidi).

 

Varia i cereali

Non esiste solo la pasta di frumento (o grano che dir si voglia). C’è anche quella di farro, kamut, grano saraceno, riso, avena, mais, segale e quant’altro. Quale mangiare? Tutte, una volta l’una, una volta l’altra, nell’ambito della più ampia varietà alimentare. Puoi anche consumare questi cereali in chicchi, ad esempio, oltre al classico riso che già conoscerai, optando per un’insalata di farro o un “orzotto” (come il risotto, ma a base di orzo).

 

Sceglila integrale

Di qualunque cereale sia, acquista sempre pasta realizzata con farina integrale: ricca di fibra e completa del germe, ha un minore indice glicemico, quindi aiuta a minimizzare i rapidi aumenti dei livelli di glucosio nel sangue, e inoltre sazia di più. Tradotto: ti consente di tenere più facilmente il peso sotto controllo, oltre a garantirti benefici ad altri livelli, come ad esempio per il transito intestinale.

 

Abbinala a secondo e contorno

Verifico quotidianamente nel mio studio che c’è un po’ la moda della dieta dissociata: consumare a pranzo o solo il primo oppure solo il secondo e a cena l’inverso. Invece, abbinando insieme carboidrati e proteine si modulano al meglio la glicemia e la conseguente produzione di insulina. Non devi ovviamente raddoppiare le porzioni: dividi idealmente il piatto in due metà, una destinata ai carboidrati, l’altra alle proteine (carne, pesce, uova ecc.). Fa’ seguire, o meglio ancora precedere, al mix carboidrati + proteine una bella porzione di verdura: gli effetti di contenimento dei picchi glicemici saranno ancora maggiori.

 

Scolala al dente

Se vivi al Sud non avrai problemi, ma dalle mie parti (Milano) si tende a cuocere troppo la pasta. Ogni tipo di pasta ha la sua cottura, che trovi in etichetta, ma tendenzialmente cerca di restare sotto i dieci minuti. Il motivo? Sempre legato all’indice glicemico, inferiore per la pasta al dente rispetto a quella ben cotta.

 

Buon appetito!

 

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