Vitamina C: non cercarla solo nelle arance

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La vitamina C è un immunostimolante naturale preziosissimo per contrastare i virus di raffreddore, influenza e altri mali di stagione. Per fare il pieno di questo micronutriente non contare solo sulle arance, ma anche...

Nei mesi freddi, assicurarsi il giusto apporto di vitamina C è ancora più importante che negli altri momenti dell’anno. Il contributo dell’acido ascorbico è infatti fondamentale per l’efficienza del sistema immunitario e in particolare per rinforzare le difese naturali dall’attacco di virus e altri agenti patogeni responsabili di raffreddore, sindromi parainfluenzali e influenza vera e propria, il più classico malanno della stagione fredda.

 

Puoi aiutarti ad assumere le necessarie quantità di vitamina C con qualche attenzione in più alle scelte alimentari e piccoli correttivi alle tue abitudini.

 

Già avrai inserito le arance nella lista della spesa settimanale: sono l’alimento che nell’immaginario collettivo rappresenta la fonte alimentare per antonomasia di vitamina C e in effetti basta uno di questi frutti per coprire il fabbisogno quotidiano minimo di acido ascorbico.

 

Tu sai bene però che la varietà a tavola è uno dei capisaldi della sana alimentazione. Fai pure scorta di arance, ma metti nel carrello anche kiwi (quanto a contenuto di vitamina C, un paio di loro superano il confronto con un’arancia), melagrane (tra i frutti più antiossidanti e interessanti anche per ciò che riguarda la quota di acido ascorbico) e ananas (si trova tutto l’anno e consumarne una fetta di circa 80 grammi assicura approssimativamente la metà del quantitativo giornaliero di vitamina C che dovremmo assumere ogni giorno).

 

Un altro metodo efficace per incrementare l’introito di vitamina C è sostituire l’aceto con il succo di limone per condire insalate, verdure, legumi e anche marinare carne e pesce. Come tutti gli agrumi, anche il limone è un’ottima riserva di vitamina C. Usare il limone come condimento è tra l’altro un modo pratico per aumentare grazie al suo contenuto di acido ascorbico l’assorbimento del ferro, minerale che nelle donne in età fertile è spesso carente.

 

Non trascurare poi l’aiuto di alcune verdure di stagione. Broccoli, cavoli, cavolini di Bruxelles e altre crucifere sono ortaggi molto ricchi di vitamina C, oltre che benefici sotto tanti altri aspetti. Cuocili al vapore per il più breve tempo possibile, in modo da intaccare al minimo il capitale vitaminico e, se gradisci una nota piccante, utilizza un pizzico di peperoncino per insaporirli: anche questa spezia, se inserita abitualmente nella dieta, gioca la sua parte per migliorare l’apporto di vitamina C.

 

Tante semplici accortezze a tavola contribuiscono a rimpinguare le scorte di vitamina C, ma possono non essere sufficienti, soprattutto se le vie aeree sono il tuo punto debole e nella stagione fredda sei soggetta ad ammalarti spesso. Non escludere quindi l’idea di prendere questa molecola sotto forma di integratore, almeno nei mesi centrali dell’inverno, scegliendo capsule da 500 milligrammi di acido ascorbico da assumere una o due volte al giorno.

 

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