Uno spazio per te


MI INCHINO ALL’ETICA, SEGUO LA FEDE, MA DISEGNO LA MIA VITA!

di TERESA AVERTA

Nella mia vita mi è capitato spesso di volare in territori difficili, affascinanti, vibranti. Rintraccio volentieri una profonda consequenzialità tra il linguaggio della memoria e quello dei comportamenti quotidiani. In alcuni momenti ho percorso le strade tortuose dell’esperienza umana, senza mai respirare, ma buttando il cuore sempre oltre le apparenze, oltre la “normalità”, in nome di quel senso di giustizia che mi hanno trasmesso i miei genitori. Sono caduta molte volte, ma in ogni abisso ho trovato sempre la luce della vita, la gaiezza e un sorriso. Un ricordo un volto! Ho amato e sono stata molto amata. Sempre accompagnata da quell’inquietudine che tende uno sguardo oltre le apparenze e che ricerca nei pertugi della sofferenza, la voce stanca di quel mondo degli “invisibili”, intimidita dalle forme disegnate dalla caducità delle nostre esistenze. Non riesco a girarmi davanti alle ingiustizie, e non riesco a fare grandi mediazioni. Ho saputo, però, lavorare con la pazienza e ho trovato rifugi, dove poter sostare e osservare; molto spesso per curare ferite e scoprire nuove vitalità. Un atteggiamento caratteriale che mi porta a stare al fianco degli ultimi con assoluta semplicità e istintività. Impossibile fare sodalizi con l’indifferenza, anche quando le necessità richiedono tempo per noi stessi. Questa “obbligatorietà” etica che sento così forte, è il frutto del lavoro testimoniale della mia famiglia. Una grande fortuna, penso, è stata il non aver perso la visione di nessuno di questi rifugi dove conserviamo beni e valori preziosi che vivono sulla linea dell’idealità e di una profonda spiritualità. Rappresentano, per noi, un autentico toccasana quando le difficoltà della vita hanno riempito le notti grigie abitate da fantasmi impudenti. Certo, in questo cammino, si guarda avanti, senza però, dare per scontato nulla. Spesso mi faccio trascinare dal cuore, dalle sensazioni, dalla voglia di vita, dalle passioni; a volte, però, lascio al silenzio e allo sguardo, le ali per girovagare, perché entrambi hanno le loro grammatiche, i loro segreti e le loro rivelazioni.Ma ritrovo sempre la vita con le sue narrazioni disegnate con una bellezza a volte bizzarra ma sempre entusiasmante.

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