di Tiziana Pasetti
Trama – È arrivata l’estate, finalmente, e tutti i proprietari delle case di Fire Island, un’isola poco al largo di Long Island, sono arrivati, puntualissimi. Ci sono la splendida e bionda e statuaria Lauren Parker e suo marito Jason insieme ai loro due figli; ci sono la dolcissima e buona Jen Weinstein, psicologa, e Sam e i loro tre bambini; c’è Rachel Woolf, single, da sempre innamorata di Sam; ci sono Lisa Metzner e suo marito Brian e i loro figli; c’è il giovanissimo Micah Holt; c’è Susan Steinhagen, sola senza il suo amato marito, defunto; ci sono Emily Grobel con suo marito Paul e i loro figli. C’è Larry Higgins. C’è, per la prima volta sull’isola, Robert Heyworth, laureato a Stanford, istruttore di tennis. Ah, c’è un’amicizia che viene da lontano, quella tra Jason e Sam. E c’è una vecchia tradizione, un torneo che si gioca ogni anno. Un torneo di tennis. Ah, ovviamente ci sono dei segreti. Tanti segreti, tanti. E, ah, dimenticavo. Uno di loro muore. Chi? Come?
Un assaggio – Jen Weinstein era un’imbrogliona. Imbrogliava nelle verifiche a scuola, scrivendo le risposte sulle mani; imbrogliava a tennis, gridando fuori quando la palla era dentro; imbrogliava a carte, sbirciando quelle degli avversari mentre erano distratti. E imbrogliava gli uomini, li aveva sempre traditi tutti, compreso il marito Sam, che mai e poi mai l’avrebbe ritenuta capace di farlo. Al momento lo tradiva con il suo miglior amico, Jason Parker, che comunque era solo uno dei tanti nella sua lunga lista. Jen tradiva anche quelli con quali stava già tradendo qualcun altro. Andava a letto con Jason dall’estate precedente, ma nel corso dell’inverno si era concessa una botta e via con Tyler Brand, il marito della sua amica Natalie. L’avevano fatto nella macchina di Tyler, un SUV della BMW, fuori dal Tennis Club di Scarsdale, mentre i figli facevano lezione. Dopodiché Jen era entrata a riprendere la figlia Lily. Sam e Jason ne sarebbero usciti entrambi distrutti se l’avessero scoperta, e il pensiero la divertiva un mondo. Perché gli uomini erano così fessi? E Jen aveva sposato il più fesso di tutti. Amava Sam, sul serio. Era affettuoso e divertente, e la viziava, di soldi e attenzioni. Era un bell’uomo, eccezionale alle feste, nonché un papà fantastico e presente. Facevano ancora sesso, una o due volte la settimana, e anche a letto Sam era piacevolmente vigoroso e stimolante. In pratica era il marito ideale, come le dicevano sempre tutte le sue amiche. Non bastava però per rimanergli fedele. Oh, no, lui non c’entrava niente. Il tradimento per Jen era innato. Essendo psicologa, sapeva di avere una dipendenza dalle novità, un bisogno vitale di adrenalina alimentato dal proibito. Il sesso non c’entrava, anche se le piaceva. Le consentiva, essendo madre di tre bambini piccoli, di non uscire di senno. Non voleva lasciare Sam e ricominciare da zero, il solo pensiero le dava l’orticaria. Lei voleva solo sentirsi viva.
Leggerlo perché – Sapete quei libri che vi capitano per caso mentre non avete assolutamente voglia di leggere? Quelli con le copertine che sembrano confezioni di gelati che trovi esposti nel reparto ‘paghi uno prendi due’? Quelli che un lettore vero non deve mai mostrare di toccare, figuriamoci acquistare o addirittura leggere. Ecco, è uno di quelli. E vi dico che mi sono divertita e rilassata e sentita parte del gruppo. In una di quelle ville vista oceano, c’ero anch’io. Anche su uno di quei campi da tennis, giuro. Vi ritroverete anche voi. Le raccomandazioni sono sempre le stesse: protezione alta per proteggere la pelle, non andate troppo al largo quando vi immergete, attente quando (e a chi) raccontate cose vostre (in realtà sarebbe meglio imparare a vivere e tacere). Ah, e ovviamente state in guardia: se decidete di giocare a un torneo di tennis “riscaldatevi” bene, prima.
Emma Rosenblum, Vietato morire d’estate, Newton Compton Editori
Traduzione dall’inglese di Francesca Campisi
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