Elisa Isoardi: «Quando ho trovato la serenità, è arrivato l’amore»

News
Ascolta la storia

La conduttrice torna su Rai Uno con un nuovo show. E se il lavoro va bene, la vita privata va ancora meglio: «Ho una relazione bella e pulita»

Elisa Isoardi torna su Rai Uno, dal 4 ottobre, con Bar Centrale, il nuovo show del sabato pomeriggio. La conduttrice è felicissima del nuovo programma e se il lavoro va bene, la vita privata va ancora meglio. Come racconta in questa intervista.

Come ti senti quando arriva l’autunno e bisogna concentrarsi sugli impegni di lavoro, dimenticando le vacanze?

«Benissimo, io amo l’autunno. Ho fatto tre settimane di ferie in agosto, ma già dopo la seconda non vedevo l’ora di tornare al lavoro. Sono elettrizzata da questo nuovo progetto».

L’estate dove l’hai passata?

«Un po’ in Piemonte da mamma, ho fatto bei giri nella mia Valgrana, ho pedalato un po’ e ho visto i miei nipoti. Alessio il più piccolo (20 anni) mi ha detto: “Zia dove vai in vacanza? Dove vai tu vengo anch’io”. Per me è un piacere pazzesco e un onore che lui voglia stare con me. Il mestiere di zia l’ho fatto bene anche con Valentina (28 anni), che a luglio si è sposata e a settembre è diventata mamma di Federico. E con Emily (25) che è fidanzata e ora convive. Li amo tutti, ma Alessio per me è quasi un figlio. Poi ho lasciato il nord sono andata a Sorrento».

Come hai conosciuto Ernesto Iaccarino (55 anni), chef stellato del celebre ristorante “Don Alfonso” (fondato dal nonno)?

«Ci siamo conosciuti per caso, posso dire che è una persona eccezionale. Ci siamo incontrati e piaciuti da adulti, da persone mature, quando le cose vengono vissute più che raccontate. Abbiamo un bellissimo equilibrio e siamo innamorati. In questi anni ho fatto un lungo lavoro su me stessa per trovare la serenità e con la psicoterapia ci sono riuscita. E proprio quando l’ho trovata ho incontrato Ernesto, al momento giusto. La nostra è una relazione bella e pulita, sto benissimo».

Tua mamma è contenta che ti sei fidanzata?

«Sì, molto contenta».

Tu hai condotto un programma di cucina e ti intendi di gastronomia. È un argomento di cui discuti con Ernesto?

«No, ognuno ha il suo mondo lavorativo e non interferiamo, ci mancherebbe. Il suo Don Alfonso è un ristorante che ha rivoluzionato la cucina del Sud Italia. Però penso che le persone si incontrino anche perché si riconoscono nei valori, così è stato per noi».

Quando torni “in pista” e al lavoro hai un tuo rituale per sentirti perfettamente in forma?

«La prima regola è riprendere il ritmo sonno – veglia. Con l’avvicinarsi della messa in onda cerco di andare a dormire sempre alla stessa ora (le 10 di sera). Poi faccio regolarmente lunghe camminate veloci (prima correvo, ma adesso ho smesso, per le ginocchia). Vado anche un po’ in palestra, però con molta fatica, lo ammetto».

Dal 4 ottobre torni su Rai Uno il sabato pomeriggio. Con che spirito affronti questa nuova avventura?

«Sono felicissima, il lavoro è la mia vita. Io vivo in quanto lavoro! Mi sento pronta, concentrata e anche divertita. Ho amato subito Bar Centrale, un programma che farà divertire ma anche riflettere. Commenteremo gli avvenimenti più importanti della settimana, ma solo quelli positivi. Puntiamo sulla provincia, che di solito viene messa in primo piano solo per la cronaca nera. Noi invece vogliamo raccontarne le cose belle. In ogni località abbiamo scelto un bar, perché è il luogo dove tutti possono esprimere la propria opinione. Gli avventori, donne e uomini, sono veri filosofi popolari».

Oltre agli opinionisti popolari però, in studio con te ci saranno anche dei commentatori noti?

«Sì, la mia “compagnia di giro”. Ci aiuteranno a riflettere. C’è il poeta Davide Rondoni, poi Rosanna Lambertucci, signora della televisione e amica della gente, e la giornalista Serena Bortone che torna in tivù dopo due anni. Lei per me è “l’amica geniale”. Io cercherò di unire i diversi punti di vista».

La scelta di prediligere la provincia rispetto alle grandi città ti convince?

«Tantissimo perché ho il cuore là. La provincia italiana è un valore. Sono molto orgogliosa di avere ricevuto il premio “Schina-Cinà” (schiena piegata), un riconoscimento conferito in provincia di Cuneo, a chi promuove il mondo agricolo e le sue eccellenze».

Tu vieni da Cuneo, una provincia del “profondo nord”, ma poi hai vissuto molti anni a Roma, dove si vive meglio?

«La città ha tanti lati positivi e io a Roma sto bene, ma penso che le metropoli non siano adatte per bambini e per anziani. La provincia è più avvolgente e protettiva, lì un povero è meno povero che in città. Io dalla provincia sono scappata per conquistare il mondo, perché Roma offre più opportunità, ma so che un giorno tornerò dove sono partita».

Per anni hai fatto programmi quotidiani, o itineranti che ti tenevano occupata tutta la settimana. Ora invece avrai un po’ più di tempo libero. Rallentare ogni tanto è bello?

«Sì, è bello. Lo dico e capisco che sono cambiata. È fondamentale avere un po’ di tempo per noi, fa bene alla mente. Tempo anche da dedicare a chi è giusto dedicarlo».

Come lo utilizzerai?

«Nel week end andrò a Sorrento, da Ernesto, poi il lunedì dovrò tornare a Roma, per la riunione di redazione».

Viaggiando hai letto qualche libro che vuoi consigliarci?

«Mi è piaciuto L’anniversario di Andrea Bajani (Feltrinelli), il romanzo che ha vinto il Premio Strega. Descrive un periodo che i nostri genitori hanno vissuto, lo consiglio. E poi, per restare in tema, ho trovato molto carino La terapia del bar, di Paolo Ciampi (Edicicloeditore)».

Che voto dai a questo momento della tua vita?

«Non avrei mai potuto immaginare un momento così bello. Ci sto bene, il voto è nove!».

Sei contenta della donna che sei diventata?

«Abbastanza. Devo ancora aggiustare alcuni aspetti, non conto mai fino a 10 e mi arrabbio molto. Voglio tornare in terapia, ci sono periodi della vita che vanno supportati, non basta parlare con gli amici».

Ce l’hai un sogno da realizzare?

«Scrivere un libro. Lo farò presto e credo proprio a partire dai personaggi da bar».

Il giorno più bello di quest’anno?

«Ne ho tanti, ma il più bello è stato quando mamma mi ha detto: “Andrà tutto bene, bimba mia”. Mi sono commossa, perché lei è una donna di poche parole».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Intervista di M.G. Sozzi pubblicata su Confidenze 40/2025

Confidenze