Il mal di schiena fa schifo di Andrea Foriglio

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Un osteopata ci insegna ad "ascoltare il mai di schiena" per scoprirne le cause che non sempre dipendono dal corpo.

 

di Tiziana Pasetti

 

Trama – In realtà “Il mal di schiena fa schifo” è solo la prima parte del titolo del saggio dell’osteopata Andrea Foriglio. La seconda recita così: “Se non sai come curarlo”. Partendo dal suo infortunio (complice una partita a beach volley a Ostia beach), croce e delizia, un dolore che l’ha portato a conoscere l’osteopatia come paziente e poi a farne una professione, Foriglio ci aiuta a capire come ‘ascoltare’ il mal di schiena ; ci svela quali sono le cause comuni (molte davvero sorprendenti) che lo scatenano, come prevenirlo attraverso semplici accorgimenti quotidiani e come aiutare la colonna portante del nostro corpo anche adottando un giusto stile alimentare. Teoria chiara e tanta pratica (c’è anche un QR Code con la routine mattutina di esercizi che lo stesso Foriglio svolge da dieci anni e che gli consente di mantenere la sua zona lombare forte e libera dal dolore). Ancora: la terapia manuale osteopatica come soluzione definitiva per curare il mal di schiena.

Un assaggio – Voglio sfatare alcuni miti che ho sentito raccontare da alcuni miei pazienti, soprattutto in fase di prima visita. Vi elenco i più significativi. Sfatiamoli una volta per tutte. 1) “Il riposo assoluto è la migliore cura”. Un po’ di riposo iniziale può essere utile, ma riprendere gradualmente le attività (nel rispetto dei tempi e sotto controllo medico) favorisce un recupero più rapido. 2) “Bisogna avere una postura ‘perfetta’ in ogni momento”. Non esiste una postura ideale valida per tutti e per ogni situazione. È più importante variare spesso la posizione, evitare la sedentarietà prolungata e ascoltare il proprio corpo piuttosto che sforzarsi di mantenere costantemente una postura rigida ‘da manuale’. 3) “Il dolore è sempre segno di un danno grave alla colonna”. In realtà, moltissimi dolori lombari sono di origine muscolare o derivano da tensioni e posizioni scorrette ripetute nel tempo. Spesso non ci sono problemi strutturali seri e il dolore può diminuire se si agisce sulla postura, sui carichi e sull’attività fisica. 4) “Se sei giovane non puoi soffrire di mal di schiena”. L’idea che il mal di schiena colpisca solo le persone anziane è superata. Stili di vita sedentari, ore seduti davanti al computer e posture scorrette per troppo tempo possono portare disturbi alla schiena a qualsiasi età, comprese l’infanzia e l’adolescenza. 5) “Appena l’ernia ‘rientra’ non avrò più mal di schiena”. Vi do una cattiva notizia: le ernie non rientrano. Per par condicio ve ne do anche una bella: con i giusti accorgimenti, esercizi e terapie l’ernia (che è semplicemente acqua che fuoriesce dal disco) col tempo può disidratarsi e quindi darci meno problemi a livello di infiammazione nervosa. 6) “Una volta che hai il mal di schiena ti accompagnerà per sempre”. È vero che alcune persone soffrono di mal di schiena cronico, ma non è una condanna inevitabile. 7) “Ho il mal di schiena perché ho una gamba più corta dell’altra”. La maggior parte delle asimmetrie degli arti inferiori è data da blocchi a livello del bacino o dell’articolazione dell’anca. Il corpo riconosce questi blocchi e si adatta di conseguenza ripristinando l’equilibrio totale per non farci avvertire dolore.

Leggerlo perché – Io il mal di schiena l’ho avuto e, prima ancora di leggere questo interessantissimo e anche divertente saggio, dall’osteopata – su prescrizione di un ortopedico, quindi nessuna ‘battaglia’ interna alla scienza medica ma solo collaborazione e attenzione al caso singolo, al paziente – sono andata: ho visto la luce, giuro. Manipolazione articolare, rilascio miofasciale, tecniche viscerali e cranio-sacrali (compresa una tirata di orecchie) sono state azioni che hanno riportato il mio corpo nel silenzio meraviglioso che è l’assenza di dolore. Quindi leggerlo perché il dolore non sempre è malattia ma tanto spesso è parola, è comunicazione profonda, è disagio, è errore: si può correggere, si può vincere. Foriglio ci insegna una lingua nuova, quella che appartiene alle ossa, ai muscoli, ai nervi: ha una grammatica precisa, una sintassi elegante, una punteggiatura necessaria.

 

Andrea Foriglio, Il mal di schiena fa schifo, Hoepli

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