Amore e morte

Cuore
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Vi ricordate Blade Runner? Un film di fantascienza che però ci racconta come amore e morte siano sempre vicini

Ho seguito con passione, da lontano, una storia d’amore che mi ha straziata anche se conoscevo solo di vista i protagonisti, due giovani di 24 anni. Si erano innamorati alle medie, piccoli Giulietta e Romeo le cui famiglie, divise da un odio feroce, trascinavano un’interminabile causa  per motivi patrimoniali che era diventata una guerra.

Per separarli, lui era stato mandato negli Stati Uniti. Lei lo ha aspettato. Quando finalmente stava per tornare, la sera prima è morto nel sonno. È pensando a loro che ho rivisto Blade runner, la storia di un amore sul quale aleggia la morte. All’inizio, lo scienziato è chiaro sulla sorte della replicante Rachael: È un modello a termine, non vivrà. Ricordate? L’agente Rick Deckard  è in missione per eliminare quattro replicanti, di cui il dio del futuro, la scienza, ha decretato la fine. Ma lui si innamora di una di loro, la enigmatica, bellissima Rachael. Rick è il brutto Harrison Ford, inspiegabile sex symbol di un intero ventennio. Rachael è Sean Young, che ha la maestà di una bambola vera, e con quelle ciglia di visone troppo lunghe, esagerate, come le bambole di porcellana degli anni 50, ha un desiderio struggente di essere nata, di essere umana, e ti fa piangere quando esegue al piano la sua sonata che crede un ricordo e invece è un marchio di fabbrica. E mi commuove quando lui si rifiuta di ucciderla, anzi la salva, ma sappiamo che non serve: il tempo dell’automa Rachael è contato. È stata programmata per morire di lì a poco.

Rick invece, che è uomo, vivrà quanto il suo destino vorrà, certo più a lungo. Fra loro c’è quella fine vicina. In ogni bacio, in ogni sguardo, la malinconica tensione di un addio che incombe. Ma nel  finale, quando fuggono in elicottero, così, come niente fosse, la voce narrante ci rivela che c’è stato un errore: Rachael è in verità un modello senza termine – e allora tutto si rovescia. Lo strazio è senza fine: ora lei è immortale, come una dea- e lui è destinato a morire- presto, rispetto alla sua immortalità. Rick, come chiunque nato da donna, è per definizione un modello a termine. Ed eccoli di nuovo divisi, su sponde irraggiungibili- vittime dell’impossibilità dell’amore- mentre si levano in volo, apparentemente salvi, portandosi dietro il prossimo distacco, portandosi dietro la morte.

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