Amore liquido di Zygmunt Bauman

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Dall'autore del concetto di modernità liquida un libro che spiega come anche i sentimenti perdano sostanza in una società che ha sostituito i legami con le connessioni

Il principale eroe di questo libro è la relazione umana, mentre gli altri protagonisti sono uomini e donne, nostri contemporanei, disperati perché abbandonati a se stessi, che si sentono degli oggetti a perdere, che anelano la sicurezza dell’aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno, e quindi ansiosi di instaurare relazioni ma al contempo timorosi di restare impigliati in relazioni stabili, per non dire definitive, poiché paventano che tale condizione possa comportare oneri e tensioni che non vogliono né pensano di poter sopportare e che dunque possa fortemente limitare la loro tanto agognata libertà di…sì, avete indovinato, di instaurare relazioni.

Nel nostro mondo di individualismo rampante le relazioni presentano i loro pro e contro. Vacillano costantemente tra un dolce sogno e un orribile incubo, e nessuno può mai dire quando l’uno si trasforma nell’altro. Quasi sempre le due manifestazioni coabitano, sebbene a diversi livelli di coscienza. In uno scenario di vita liquido-moderno, le relazioni sono forse le più diffuse, acute, sentite e sgradevoli incarnazioni dell’ambivalenza”.

Bauman è probabilmente il pensatore più citato (spesso a sproposito) dei nostri tempi; tutti, dal politico all’opinionista passando per il cattedratico e il lattaio, hanno sulla bocca e usano come arma di difesa e di attacco il concetto di modernità liquida. È liquida la società, è liquida la vita.

È liquida la paura. È liquido l’amore. La forma, il peso specifico di una materia compressa e definita, voluminosa, perde definizione e, complice una esposizione cronica alla fiamma del tempo moderno, sostanza.

La costanza emozionale, prerogativa degli anni lenti, non automatizzati dalla velocità e autonomia delle macchine, non regge più. Gli ultimi ritrovati tecnologici e informatici hanno accelerato gli impatti e ridotto ogni termine di scadenza: tutto è comprimibile, un viaggio che un tempo ti portava dall’Italia in Cina in 6 mesi è oggi possibile in 10 ore, telefonare a un fidanzato era un evento da organizzare con cura e attendere con il batticuore mentre oggi in un giorno puoi contattare chiunque infinite volte, non esiste pazienza, non esiste alterità da rispettare.

Ogni impresa, ogni obiettivo raggiunto ha in sé un lato di buio, d’ombra. Anche l’amore ha ceduto parte dei suoi significati a lungo sedimentati e dati per certi, innati e imperituri.

Persistono arcobaleni che grandinano cuori rosso vivo ma sempre di più tutti ci interroghiamo sulla funzione che le relazioni amorose hanno nella nostra esistenza: sono necessarie o accessorie? Rispondono ancora alla proprietà romantica che le voleva assolute, eterne, pure?

Amiamo e patiamo. Sopportiamo il peso di una promessa e di una favola in cui abbiamo voluto credere. Detestiamo la voracità di un liquido che scorre bollente nelle nostre vene e brucia, lascia cicatrici e vuoto.

Nell’era della globalizzazione, la causa e la politica dell’umanità comune affrontano i passi più decisivi che abbiano mai dovuto compiere nel corso della loro lunga storia”.

 

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Zygmunt Bauman, Amore liquido, Editori Laterza

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