Auguri, Mamma

Cuore
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Tra pochi giorni sarà la Festa della Mamma, su Confidenze parliamo del legame madre-figlia, non sempre facile, nella storia vera raccolta da Nadia Nunzi

Questa domenica è la Festa della Mamma e io non potrò trascorrere la giornata con lei come avrei voluto, perché invitata a una Prima Comunione. Confesso che mi sono sentita in imbarazzo nel dirglielo, sapevo di darle un dispiacere (anche se c’è mia sorella è vero) poi ho pensato che in fondo è una domenica come tante, resa diversa solo dall’operazione commerciale che impone di festeggiare le mamme la seconda domenica di maggio (per la Chiesa Cattolica  il mese dedicato a Maria, la madre per eccellenza) e mi sono detta che l’affetto non si misura da queste cose.

Però questo è un giorno in cui tutti o quasi, cediamo alla tenerezza di un gesto di affetto, a una telefonata di auguri o una visita improvvisa per regalare un po’ del nostro tempo alle nostre mamme, guardarle negli occhi e donare loro un sorriso, soprattutto se non sono più nel fiore degli anni.

Ho capito quanto si ama un figlio solo quando sono diventata a mia volta madre e ho capito anche quanto basta poco a ferire l’animo di chi ti ha messo al mondo. Così ho ripensato anche agli anni della ribellione, alle risposte taglienti che davo a mia madre e che la mortificavano.

Certo il rapporto madre-figlia non è sempre rose e fiori, (tanto per restare in tema…) e alla normale conflittualità generazionale si aggiunge la competizione sul fronte femminile, che è sempre in agguato. «Che tacchi… Ah come vorrei poterli mettere ancora anch’io … » ha sospirato l’altro giorno, guardandomi tra l’invidia e il rimprovero, la mia cara mamma che i suoi anni li porta decisamente bene.

Alla lunga però i conflitti si stemperano perché il tempo che passa si porta via con sé tante cose: diminuiscono le occasioni per fare viaggi e vacanze insieme perché magari lei si stanca facilmente o i figli e la famiglia ci assorbono lo scarso tempo libero che resta dal lavoro. E allora si cerca spasmodicamente di ritagliarsi dei piccoli momenti da trascorrere insieme, fosse anche solo andare al vivaio a comprare i gerani o vedere uno spettacolo a teatro. In qualche modo si cerca di recuperare il tempo perduto vivendo il più possibile il presente insieme.

È quanto succede nella storia vera “Mentre il tempo scorre” raccolta da Nadia Nunzi e pubblicata su Confidenze, dove Liliana, la protagonista, è alle prese con la madre anziana improvvisatasi appassionata di smartphone, che le manda orgogliosa i messaggi su WhatsApp.

Nel suo racconto delicato c’è il rammarico per le tante cose non dette alla madre (e chi non ne ha, in fondo?) e per una complicità mancata. Ma c’è anche il desiderio di trattenere quanto più possibile da questo presente che le ritrova di nuovo complici e affiatate, nella consapevolezza che un domani, il più lontano possibile, quando lei non ci sarà più, questi ricordi saranno di conforto. Leggete la storia vera di Nadia Nunzi, e se potete, trascorrete questa domenica con la vostra mamma. Lei ne sarà comunque felice.

Io da parte mia andrò a trovarla, magari sul far della sera, fosse anche solo per ascoltare le consuete lamentele sugli acciacchi, o su quanto ha dovuto aspettare per l’ultima visita medica di controllo. Mi basta sentire la sua voce e vederla frizzante e ancora piena di vita.

Confidenze