Io (non) ballo da sola

Cuore
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Mi piace circondarmi di gente, frequentarne di nuova, buttarmi nella mischia. Ma questo non significa che a volte non mi senta sola. Per fortuna però...

Quando sento frasi del tipo «Io da sola sto benissimo» oppure «Adoro la solitudine», penso sempre che la persona che le pronuncia menta. Soprattutto a se stessa. Non credo infatti sia possibile essere felici quando ci si sente isolati dal mondo.

Attenzione, però: non sto parlando dei magici momenti in cui decidi di allontanarti volontariamente da tutti e da tutto, ma della sensazione di scontentezza quando non hai nessuno intorno o, peggio, quando chi è al tuo fianco non ti basta. Entrambe condizioni che reputo spaventosamente angoscianti.

Ma non sono l’unica. Secondo i dati (li ho trovati nell’articolo 5 dritte per non sentirti sola su Confidenze in edicola adesso), la pensa come me il 75% delle donne. E se la percentuale è già sconfortante così, a rincarare la dose arriva il fatto che comprende anche signore e signorine circondate da partner, amici e famiglia.

Insomma, la solitudine è una brutta bestia che può colpire random chiunque, con la precisione di un cecchino.

Ammetto, quindi, che tra le vittime ogni tanto ci sono anch’io, nonostante sia votata alla socialità per carattere, aperta a nuove frequentazioni, incuriosita dalla gente mai vista prima e portata a buttarmi nella mischia.

Ma accettare con entusiasmo inviti e proposte (non indecenti, è ovvio) ed essere felice di incastrare gli impegni pur di riuscire a vedere le persone più disparate, non significa che mi senta per forza  “parte”, anzi. A volte è proprio in mezzo alla pazza folla che mi sembra di precipitare in un vuoto incolmabile.

D’altronde (come sostiene l’articolo) non è certo moltiplicando i contatti che ci si difende dalla solitudine. Qual è allora, la strategia vincente? A mio modesto parere è puntare sul rassicurante “poco ma buono”. Che non vuol dire rintanarsi ostinatamente in una ristretta cerchia di persone, ma essere consapevoli che sono proprio quelle persone selezionate la tua vera cuccia.

In altre parole, va benissimo spaziare di qua e di là come farfalle impazzite. Sapendo, però, che esistono dei punti fermi su cui poter fare riferimento.

Nel mio caso, per esempio, la famiglia e le amicizie che durano da una vita mi danno sicurezza e mi permettono di non sentirmi mai completamente abbandonata. Perché hanno la capacità di  avvolgermi come un morbido maglioncino nei momenti di panico e di lasciarmi libera come un top sbracciato quando ho voglia di evadere. E, soprattutto, perché sono disponibili ad ascoltarmi e a dire la loro su qualsiasi argomento.

Un dettaglio di fondamentale importanza. Il più efficace antidoto contro la stramaledetta solitudine, infatti, non è avere qualcuno accanto fisicamente (quante volte capita di sentirsi perse nella ressa o addirittura in coppia?), ma un orecchio amico. Cioè leale, corretto, dalla tua parte.

Confidenze