La grande nevicata

Cuore
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Chi non si ricorda l'evento eccezionale della grande nevicata del 1985? Salvatore Anfuso ci fa rivivere la magica atmosfera di quell'anno in una commovente storia vera su Confidenze

Sono appena tornata da una vacanza in montagna quasi surreale, per giorni ho sciato su un nastro bianco di neve artificiale circondato da vette brulle e prati stepposi, in un dicembre che non si decideva a virare verso l’inverno.

Poi alla fine, la tanto attesa neve è arrivata, come da tam-tam meterologico annunciato, e allora tutto si è trasformato. Il paesaggio ha assunto un’aria soffice e ovattata, le cime hanno finalmente sfoggiato le loro sagome imbiancate. Nulla di eccezionale, solo il tanto che basta a rendere più fiabesco il soggiorno ai turisti in montagna. Niente a che vedere con le grandi nevicate del passato, quelle a cui eravamo abituati da bambini negli anni 70. Quella che è rimasta impressa a tutti: la nevicata del 1985.

Fu un evento davvero eccezionale, che mise in ginocchio se pure per pochi giorni, anche una città efficiente come Milano. La neve cadde ininterrottamente una notte e un giorno intero, paralizzando il traffico e cogliendo di sorpresa noi cittadini. I tram non passavano più perché gli scambi dei binari gelati nella notte ne impedivano il regolare percorso. Le auto erano bloccate, si procedeva a piedi  affondando nel profondo manto nevoso come solo in montagna accade. E come succede nelle vere emergenze tutto era un’incognita: Saranno aperte le scuole? Funzioneranno gli uffici?  Erano le domande più ricorrenti. Io di quei giorni ho impresso il ricordo di una fantastica Piazza Duomo circondata da muri di neve, diligentemente spalata e accumulata ai lati di corso Vittorio Emanuele, una grande muraglia bianca, alta più di una persona, che durò per giorni, complice il freddo di gennaio. Milano così non l’ho più vista, nonostante siano passati tanti anni.

Se volete rivivere l’atmosfera fiabesca di quell’evento così straordinario vi invito a leggere su Confidenze di questa settimana la meravigliosa storia di Salvatore Anfuso La grande Nevicata, ambientata a Torino all’inizio del 1985. Qui la precipitazione meteorologica è lo spunto per una delicata analisi di una crisi familiare vista con gli occhi dei bambini, che assistono impotenti al disfacimento dei loro legami familiari, e all’imminente separazione dei genitori. Dubbi, angosce, vergogna, rassegnazione, sono tanti i sentimenti e le sfumature in gioco, non voglio anticiparvi nulla, ma a volte le tensioni e gli umori nella coppia si comportano come neve al sole.

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