Litigare (bene) rafforza la coppia

Cuore
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Litigare "bene" non è facile. Ma si può imparare a farlo. Ne parliamo sul numero 41 di Confidenze

Confesso: pur essendo una persona civile ed educata (o almeno spero), non sono capace di litigare “bene” con mio marito.

Di fronte ai conflitti, di solito reagisco in due modi (entrambi sbagliati): mi chiudo in me stessa oppure attacco senza pietà. È un errore, lo so bene. Ma non riesco ad affrontare uno screzio senza sentirmi ferita/attaccata/umiliata.

I risultati si possono immaginare: litigare con me è logorante, faticoso e snervante. Una guerra inutile e improduttiva. Che sarebbe meglio evitare.

Anche perché, al contrario, gli scontri, quando vengono gestiti in modo più sereno ed equilibrato, arricchiscono e aumentano la complicità di coppia.

Per cambiare, proverò a fare un piccolo esercizio: quando c’è tensione, anziché affrontarla subito, carica di rabbia e frustrazione, voglio prendere tempo. Cinque o dieci minuti in cui fare sbollire le emozioni tossiche per poi riprendere il confronto con più calma. Ci riuscirò? Spero di sì.

Di questo argomento parliamo anche sul numero 41 di Confidenze, in edicola in questi giorni, nell’articolo Litigare (bene) rafforza la coppia.

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