“È la storia di un amore, il più grande e terrificante che a me sia stato concesso di scrivere. Lo so. Lo si sa per sé soli.

Si tratta di un amore che non ha nome nei romanzi e non ha nome neppure per quelli che lo vivono. Di un sentimento che in qualche modo non sembra avere ancora vocabolario, costumi, riti. Si tratta di un amore perduto. Perduto, da perdizione.

Leggete il libro. In ogni caso, anche se gli siete ostili per principio, leggetelo. Non abbiamo niente da perdere, né io da voi, né voi da me. Leggete tutto. Leggete tutti gli intervalli che vi indico, quelli dei corridoi scenici che avvolgono la storia e la placano e ve ne liberano mentre li percorrete. Continuate a leggere e, all’improvviso, è la storia che avrete attraversato, con le sue risa, la sua angoscia, i suoi deserti. 

Sinceramente vostra

Duras”

Io potrei non aggiungere altro, Marguerite Duras sapeva perfettamente come creare curiosità intorno a una sua opera. Bastava ricordare una sola sua frase letta altrove e magari anche solo per caso, oppure inciampare nella dedica, sempre la stessa da quando aveva compiuto più o meno sessant’anni e aveva conosciuto lui, Yann Andréa. Quasi quaranta anni di meno, poco definito nelle scelte sessuali ma fedele al loro amore per sempre.

Ci vuole coraggio per accettare di vivere una vita fregandosene di tutte le norme culturali e anche di tutti i buonsensi che il corpo e il passare degli anni sembrano suggerire. Ci vogliono testa e coraggio, fiducia in se stessi e nell’altro, padronanza verso il chiacchiericcio di chi nella pienezza della ‘normalità’ statistica trova sicurezza, rifugio.

Questo breve romanzo si legge in un tempo non cronometrabile. Mezz’ora o venti anni, entrambe le opzioni sono possibili. Una forma originale, spartana nella costruzione dei periodi, barocca per le sensazioni che ogni parola misurata riesce a scatenare. Una storia d’amore raro: lui, omosessuale, offre dei soldi ad una giovane donna. La richiesta è strana, nessuna richiesta di sesso, solo la certezza che lei dormirà con lui, nella sua stanza, ogni notte.

Cos’è l’amore? Una storia che segue canoni prefissati o l’attenzione che l’altro riesce a catturare, la curiosità, la capacità di intendersi oltre ogni possibile promessa?

Cos’è l’amore? Amare chi sappiamo essere nei nostri desideri e nelle nostre attese e nelle nostre fantasie? Aspettare chi ci somiglia o accettare chi ci sorprende?

Lei e lui. Amore o non amore poco conta. Conta essere presenti, guardarsi negli occhi. Non voler essere da nessuna altra parte. Un giorno o una vita, non importa. Basta, lei per lui e lui per lei e non importa per quanto, esserci. Nudi. Anime.

 

Marguerite Duras, Occhi blu capelli neri, Feltrinelli