Vorrei invecchiare con dignità

Cuore
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Inutile fingere: invecchiare è una tragedia. Ma si può cercare di farlo al meglio

Forever young è il titolo dello speciale bellezza che trovate sul numero di Confidenze in edicola questa settimana. Sono di parte (l’ho scritto io) ma vi consiglio di leggerlo perché ci sono tanti suggerimenti per rallentare l’invecchiamento. Non arrivano da me, ma dalle esperte che ho consultato e a cui dico grazie. Per la collaborazione, ma anche perché ascoltandole ho riflettuto sul tempo che passa e su come lo sto affrontando.

Non sono di quelle che ignorano il compleanno, anzi: lo considero un giorno speciale e un termometro delle mie relazioni (addirittura, orgogliosa segno sull’agenda tutti i nomi di chi mi  telefona o mi scrive per farmi gli auguri). Però, non dimentico che ogni candelina in più corrisponde a un anno in più e questo è molto meno gratificante.

La prima volta in cui ho pensato seriamente al fatto che ormai ero “grande” senza possibilità di scampo è stata alla boa del mezzo secolo. Complice mia mamma («Ti rendi conto che ho una figlia cinquantenne?»), quel giorno ho capito che non potevo più far finta di niente e che anch’io stavo invecchiando (un verbo che tendiamo tutti a non considerare nostro). In preda allo sgomento, ho comprato pesini e tappetino con cui ho iniziato a far ginnastica tutte le mattine davanti al telegiornale (così mi informo e mi tonifico in una botta sola). Ho deciso di stare più attenta all’alimentazione, sia per non appesantire il povero scheletro che deve sorreggermi sia per imbottire l’organismo di sostanze antiossidanti. E ho imparato a non trascurare la mia (seppur semplice) beauty routine: cascasse il mondo, non mi vedrete mai uscire di casa alla mattina senza aver prima picchiettato il viso e massaggiato il corpo con una ricca crema nutriente.

Tutto questo non farà di me una ragazzina, è (drammaticamente) ovvio. Ma sono convinta che a questa età prenderci cura di noi stesse è obbligatorio. Perché se ci dovesse capitare la fortuna di campare cent’anni, è meglio farlo con un ovale segnato, ma non solcato da rughe profonde come baratri. E con un corpo non tonico come quello di Federica Pellegrini (magari!), ma neppure completamente sfatto e flaccido.

 

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