Sono stata in visita all’Expo e ho voluto darvi qualche assaggio delle meraviglie da vedere. A cominciare dal padiglione Zero, davvero imperdibile.
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L’archivio del Mondo: un’enorme biblioteca realizzata in legno accoglie i visitatori all’ingresso del Padiglione Zero. Riproduce lo straordinario spettacolo della conoscenza. I cassetti sono i luoghi del sapere, contengono non libri, ma spazi di conoscenza.
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Le varie specie di vegetali riprodotte sulle scenografiche installazioni che s’incontrano nel padiglione Zero. Nel corso dei millenni sono state selezionate 7000 specie vegetali ad uso alimentare, ma oggi solo 30 di esse coprono il 95% del fabbisogno nutrizionale (fonte EXPO 2015).
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Zucche, kiwi, pomodori, pendono dall’alto di pannelli elettronici, nella suggestiva sala, regno dei vegeteriani.
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Il Pangea Table Expo 2015 riproduce la Pangea, ovvero la terra prima della deriva dei continenti. È un enorme tavolo realizzato in un legno millenario proveniente dalla Nuova Zelanda. Le basi sono costruite con il legno di Briccola, pali di rovere recuperati dalla laguna di Venezia.
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L’anfiteatro interno al Padiglione Zero, da cui si può ammirare l’avveniristica architettura delle cupole.
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“La piazza virtuale del cibo”. Un pannello elettronico gigante riproduce la borsa valori delle materie prime. Molte operazioni finanziarie sono oggi delle scommese sulle materie prime alimentari che provocano improvvise impennate sui loro prezzi.
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Materie prime agricole tipo il grano negli ultimi anni sono state trasformate in beni su cui speculare.
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“Il paradosso dello spreco”. Un’enorme montagna di spazzatura troneggia nella sala a ricordarci che il 30% della produzione mondiale di cibo viene buttata via ogni anno. Al contempo ci sono 800 milioni di persone che ogni giorno soffrono la fame.
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