Tiziana Pasetti
Trama – Un legame tra sogno e realtà, l’amicizia tra Grazia Deledda e Paolina Satta, ‘Biancofiore’ in una sua novella. Ragione e sentimento tra Fausta Cialente e Sibilla Aleramo. Due affluenti, un solo fiume, verso l’oceano: Maria Montessori e Annie Besant. Ada Godetti e Bianca Guidetti Serra, nella Resistenza e per i diritti. Carla Lonzi e Carla Accardi, vicine e lontane. Piera Degli Esposti e Dacia Maraini. Elvira Sellerio e Luisa Adorno, unite nella memoria. Rossana Rossanda e Luciana Castellina, un “Manifesto” per la vita. Gae Aulenti e Rosellina Archinto. Raffaella Carrà e Alessandra De Stefano. Michela Murgia e Chiara Valerio. Storie d’amicizia (stra)ordinaria raccontate (da donne: Porrino, di San Marzano, Di Caro, Sabbadini, Serri, Maraini, Dossi, Sancin, Valerio) per ripercorrere tratti di storia del Novecento e dei primi anni del nuovo Millennio, figure di donne che hanno operato nella politica, nella pedagogia, nella letteratura, nel teatro, nell’editoria, nell’architettura.
Un assaggio – «Ciao, come stai, sono Ada. Hai visto che bel sole, andiamo a fare una gita?». Dall’altro capo del telefono c’è Bianca Guidetti Serra, ma quello che le rivolge Ada Prospero Gobetti non è un invito qualsiasi in una bella giornata. È passato qualche giorno dall’8 settembre 1943, le due si conoscono da poco – le aveva presentate l’amico comune Franco Momigliano – ma il messaggio in codice è chiaro: L’escursione è in Val di Susa per raggiungere Alberto Salmoni (il fidanzato, e futuro marito, di Bianca) e Paolo (il figlio che Ada aveva avuto da Piero Gobetti) che sono in montagna, partigiani. Comincia così un rapporto che le accompagnerà per tutta la vita, nato nei momenti drammatici ma anche esaltanti della Resistenza, forte della condivisione di principi e valori di democrazia, libertà e uguaglianza. Ma anche un legame nel segno dei diritti delle donne e di un impegno sociale che è ragione di vita. Ada e Bianca sono diverse, a partire dalla generazione, l’una nata nel 1902 l’altra nel 1919, eppure la loro amicizia travalica le differenze trasformandole in ricchezza. Quando si incontrano, la prima è vedova di Piero Gobetti, simbolo dell’antifascismo e intellettuale punto di riferimento dei liberali, costretto all’esilio a Parigi dopo essere stato aggredito dalle camicie nere e dove muore, anche in conseguenza di quelle percosse, nel 1926. La seconda, appena bambina quando vengono varate le «leggi fascistissime» (1925-1926), ha una piena consapevolezza di che cosa sia il regime solo nel 1938 con le leggi razziali che colpiscono i suoi amici ebrei come Primo Levi, Luciana Nissim, Vanda Maestro e il suo Alberto. (…) Se al tempo di quella famosa «gita» Ada, madre di un ragazzo di 18 anni, era riuscita a ricostruire la sua vita sposandosi con Ettore Marchesini e trovando la propria dimensione nell’attività di insegnante, traduttrice e scrittrice senza mai abbandonare la militanza antifascista, Bianca è una ventenne che si sta affacciando all’età adulta, è laureata in Giurisprudenza e ha già le idee chiare sulla parte dalla quale stare. (Eliana Di Caro, Nella Resistenza e per i diritti. Ada Gobetti e Bianca Guidetti Serra)
Leggerlo perché – Leggerlo perché l’amicizia tra donne, come scrive Dacia Maraini, è uno spazio di libertà e verità, una forza spesso piena di dolore e tormento ma comunque sempre viva. Quelle raccolte nel libro sono storie di donne hanno lasciato un segno indelebile nella storia del nostro paese e anche in quella personale, intima, di ognuna di loro. Leggerlo perché l’amicizia tra donne è faticosa, è fragile, è passionale, è furibonda, è un atto politico e sociale, è una forza creatrice che si oppone a un latente e feroce istinto distruttivo.
AA.VV., Amiche, il Mulino



											












