A una mamma in ansia

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A giorni i ragazzi riprenderanno la scuola, e per molti genitori, l’inizio delle lezioni in presenza è già fonte di preoccupazione: gli studenti sapranno proteggersi e rispettare gli altri? Qualche riflessione sul tema

 

Dopo più di sei mesi lontani dai banchi, gli studenti sono pronti per ritornare in classe. Con tanti dubbi e molte incertezze. Che spesso riguardano soprattutto i genitori. Un messaggio per una mamma molto preoccupata.

Cara Irene, so che sei in ansia per il ritorno a scuola dei tuoi figli Marta (12 anni) e Luca (16). Tuo marito lavora spesso all’estero: è un imprenditore e vive un momento di grande difficoltà economica. La pandemia, infatti, ha penalizzato pesantemente la sua attività. Il risultato è che ti senti sola ad affrontare i primi giorni del ritorno tra i banchi dei tuoi ragazzi. «Mio marito Giovanni è in preda ai suoi problemi e mi ha pregato di non alimentare le sue ansie» mi hai raccontato. «In più, non crede fino in fondo al pericolo di questo virus infernale. Ha sottolineato più volte, parlando con Marta e Luca, che devono stare tranquilli, perché loro sono i meno esposti. Secondo Giovanni, sono i professori dei ragazzi a doversi preoccupare di un eventuale contagio, dal momento che sono quasi tutti over 50. Così, i miei figli, forti dell’appoggio del padre, sbuffano quando io insisto perché indossino sempre la mascherina e fanno a gara per trasgredire. Soprattutto Luca, che durante le vacanze è andato più volte a ballare in locali affollati. Quando lo rimprovero, poi, se c’è Giovanni, Luca cerca la sua complicità. Se non è presente, invece, lo chiama per farsi accordare permessi che io non gli concedo. E sua sorella lo imita! Allora mi arrabbio, ma qualche volta mi sento in colpa: forse ha ragione Giovanni e sono davvero troppo ansiosa. Però non voglio essere superficiale e rinunciare a spiegare ai miei figli quanto sia delicata la situazione in cui viviamo. Insomma, attraverso un momento impegnativo. E temo il rientro a scuola dei ragazzi: come si comporteranno? Sapranno proteggersi e rispettare gli altri?». Le tue parole mi hanno fatta riflettere, Irene. In generale, credo che l’ansia, anche se giustificata dagli eventi, sia sempre una cattiva consigliera. E diventa ancora più molesta quando permea le dinamiche con i nostri figli. Per affrontare il momento con maggiore serenità, è fondamentale che tu e tuo marito riusciate a trovare un punto d’incontro e a essere alleati quando vi occupate dei ragazzi. Con loro, dovete essere fermi, ma non assillanti ed educare al rispetto delle regole, in modo da rendere i vostri figli maturi e responsabili. Ho l’impressione che Marta e Luca siano cresciuti coltivando l’onnipotenza dei supereroi dei cartoni animati e dei film. Supereroi virtuali che tutto possono e tutto sconfiggono. Nella vita reale, però, le cose non vanno così: ci sono gioie e gratificazioni, ma anche limiti e frustrazioni. In più, ci sono regole che devono essere rispettate. Alla luce di tutto questo, dovrete spiegare a Luca e a Marta che mostrarsi responsabili di fronte a un grave pericolo come il Covid rappresenta un gesto importante, da “supereroi” che lottano per sconfiggere un nemico. Non dimenticare, poi, che i vostri ragazzi hanno bisogno di sentire che vi fidate di loro e che, per contro, possono fare affidamento su di voi e sulla vostra forza. Sono sicura che, con queste premesse, i vostri figli affronteranno l’anno scolastico con serenità e maturità.

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