Il dopo virus: arredare l’arca

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Letture da salvataggio per la fase 2 dell'emergenza virus: quali libri porterei sull'arca

 

Siamo tutti impazienti e spaventati dalla fase due, che bellezza rivedere chi amiamo, camminare fra gli alberi, ma sappiamo che i contagi saliranno, che non abbiamo sconfitto il virus, che ci siamo dovuti arrendere alla sua presenza, perché l’economia del mondo è così astratta, così poco reale, che se per due mesi produciamo e consumiamo di meno moriamo tutti di fame. Il consumismo consuma se stesso, cioè noi.

Nel vortice di notizie terribili, mentre a New York non si sa più dove mettere i morti, e nel nuovo medioevo si profila lo spettro della carestia mondiale, continuo ad arredare l’Arca nella quale sogno di salvarmi dal diluvio. Molti passeggeri sono già saliti, e ora comincio a metterci i libri per il viaggio, che si presenta lungo e parecchio incerto. Sui classici non c’è problema, va bene quasi tutto, Dante, Leopardi, Shakespeare, Ovidio, Apuleio, i tragici greci, Voltaire, la letteratura russa inglese e francese dell’ 800…mi occorre una bella provvista di moderni in lingua italiana. Per prima, l’opera omnia di Michele Mari, il più grande.

Ma ecco un vociare dei marinai, grida, applausi…sta salendo un altro viaggiatore, Roberto D‘Agostino, con la sua barba da profeta bestemmiatore, cui dobbiamo una inestimabile rivincita, averci fatto ridere del male. Per questo i ragazzi dell’equipaggio sono così entusiasti di averlo a bordo. Sanno a memorie le battute di un suo articolo su Vanity fair, che ci dipinge nella quarantena:

Lui “Amore, belli questi stivali col pelo”. Lei: “Sono scalza”.  “Alla fine avremo un paese alcolizzato, arrapato, senza un euro e sovrappeso” “Una guerra dove l’unico eroismo è non aprire il frigo”– “All’inizio: Cerchiamo di mangiare bene. Dopo due mesi : Chi l’avrebbe detto che il tonno con la Nutella è la morte sua?”–  “Quando torneremo a mandarci affanculo nel traffico, sarà bellissimo”. Il nuovo passeggero sparisce fra i marinai. Torno a occuparmi dei libri, che faranno comodo quando vagheremo in un mondo tutto d’acqua senza vedere la terra, che forse non c’è più, e ci aggrapperemo all’ancora di un libro che ci porta in altri mondi- come nel romanzo di Jack London Il vagabondo delle stelle, dove un uomo prigioniero, con la camicia di forza, evade dal carcere senza uscire dalla cella, rivivendo le sue reincarnazioni fin da quando era un abitante dell’antico Egitto.

Con reverenza imbarco Terremoto di Chiara Barzini, sommovimento tellurico di passioni e di stile in un’America pezzente e violenta, attraversata da un’Alice di quindici anni candida, temeraria spiritosa come un angelo. 

Accanto, una parabola meravigliosa sulla anaffettività, Il cuore non si vede di Chiara Valerio, potente monito sulla pochezza dei sentimenti, mosso da un’idea follemente originale: una mattina Andrea, il protagonista, si sveglia, e si accorge che non ha più il cuore. Sparito. Eppure continua a vivere. Di come ciò sia possibile i medici non sanno darsi ragione. Ma il lettore sì: Andrea è un uomo senza qualità, che sfiora le passioni senza mai andare a fondo, vive in superficie con la compagna che non è una compagna,  l’amante che non e un’amante, l’amica del cuore che è solo un arredamento del suo vuoto d’amore. E che abbia il cuore o no fa poca differenza, visto che non lo ha mai usato.  Aggiungo alla provvista Io e lei di Fiamma Satta, che fa ridere e trapassa il cuore, attraverso un io narrante scostumato e crudele, la Sclerosi Multipla, che si vanta sguaiata del potere sulla sua vittima, è furibonda di non riuscire a sedurla fino in fondo, e oltre a lei maltratta i lettori come nemmeno Céline o Burroghs sono arrivati a fare.

E questo libriccino rosso piccolo piccolo, così piccolo da entrare nel taschino del gilet? Come ci sarà di consolazione quando l’Arca si troverà davanti il Leviatan, e avremo bisogno di tutti i nostri spiriti!

Tre incredibili racconti erotici per ragazzi, di Massimiliano Parente, una satira micidiale dei luoghi comuni del sesso, capace di farci ridere a crepapelle anche davanti alla catastrofe. Con affetto ripongo Il rovescio del Vangelo di Gianluca De Candia, un breve perfetto capolavoro di purezza, ispirazione, entusiasmo, dove i personaggi del Nuovo Testamento vengono a te come non li hai mai pensati, per primo Gesù,  descritto da coloro che lo hanno incontrato. Giuseppe, Maria, la Maddalena…

Poi Il gioco di Carlo D’Amicis, il romanzo erotico più esilarante del mondo, e Ludwig di Isabella Santacroce, elegantissima parabola dell’amore impossibile, L’altra metà di Dio di Ginevra Bompiani, altissima affabulazione sulla Donna e la Bibbia, profonda quanto dilettevole- Fuoco al cielo di Viola Di Grado, spietata e pietosissima profezia della carastrofe… Letture da salvataggio, letture da altomare, per tener testa al diluvio, per tener testa al buio dentro e intorno a noi.

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