La lunga estate calda… del vicino di casa

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Il caldo, i condizionatori, d'estate aumentano i motivi di litigio tra vicini. E a volte c'è chi sbircia in casa un po' toppo. Come raccontiamo su Confidenze

L’estate è una stagione di sbragamenti per definizione. Chiunque frequenti i mezzi pubblici nelle grandi città si troverà davanti spettacoli imbarazzanti di ragazzine in shorts inguinali e canotte che lasciano ben poco spazio all’immaginazione, nonché giovani adolescenti in bermuda con altrettanti peli adolescenziali in crescita, signore in ciabatte infradito, bambini in tenuta spiaggia, e chi più ne ha ne metta.

Insomma più il termometro sale più si abbassa l’ asticella del comune senso del pudore.

Non sono esenti dal fenomeno anche le nostre abitazioni che in questi giorni di caldo eccezionale sono più esposte a smutandamenti dei vicini a cielo aperto e a uno stile di vita che sembra più adatto a una comune che non a un condominio di città. Le brezze serali spìngono a lasciare aperte le finestre (traffico permettendo), i terrazzi si popolano di comitive attovagliate e così aumenta il chiacchiericcio fino a tarda sera, magari accompagnato da musica a manetta, e crescono i motivi di litigio. Si va dal classico vicino in cannottiera che brontola sul balcone: «è ora di finirla», alla pioggia da innaffiamento fiori che può cogliervi inaspettata mentre cercate di godervi un refolo di fresco sulla sdraio, fino al getto d’aria calda dei condizionatori con relativo motore, leit motiv di tante serate fino a tarda notte.

Lo scorso anno per esempio nel mio caseggiato la signora del  piano di sopra partì tutta fiera del suo nuovo impianto di irrigazione per le piante, che dopo neanche 24 ore cominciò a riversare acqua sul mio balcone. Quello sotto di me s’indispettì perché l’acqua rovinava la tenda da sole e lui non poteva aprirla e…partì un giro vorticoso di telefonate tra condomini-amministratore alla ricerca della pace perduta.

La verità è che l’estate nelle grandi città è davvero difficile da affrontare, la voglia di stare all’aria aperta si scontra con metropoli formato condominio, adatte agli inverni freddi con porte e finestre chiuse, ma poco ospitali quando l’afa ti attanaglia. Le notti diventano motivo di litigio tra coniugi su chi vuole dormire con il condizionatore acceso e chi no (propendo per questa seconda parrocchia) peggio del telecomando televisivo, e il nervosismo sale di pari passo alla coloninna del termometro.

E complice la calura estiva c’è anche chi se ne approfitta per ficcare il naso nelle vite altrui, come racconta su Confidenze la spiritosa storia C’è del giusto in questo mondo, raccolta da Silvana Casarotto.

Vi invito a leggerla, aiuta a stemperare gli animi. Buona estate a tutti!

 

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