Luglio e agosto, mesi miei non vi riconosco

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Se c'è una stagione che detesto è l'estate piena, con il suo caldo che uccide. Tant'è che il mio calendario ideale abolirebbe due mesi atroci

Sarà perché sono nata a gennaio o sarà quel che sarà, fatto sta che io detesto l’estate. Talmente tanto che se avessi la bacchetta magica e potessi mettere mano al calendario lo organizzerei con un doppio giugno, due volte settembre. E abolirei in modo definitivo luglio e agosto.

So che molti penseranno che sono completamente pazza. Oppure, in preda a un delirio da temperature assurde. Le quali, appunto, sono le responsabili del mio odio nei confronti di questi mesi.

Infatti, non riesco proprio a capire come la gente possa agognare tutto l’anno il loro arrivo. Soprattutto considerando che, appena si palesano feroci, partono le solite lamentele: «C’è un caldo insopportabile». «Mi sento senza forze». «Piuttosto che uscire preferisco stare chiusa in casa con l’aria condizionata».

Le cose non cambiano al mare. Dove al sole si cuoce. Sotto l’ombrellone si boccheggia. E dentro l’acqua si temono gli attacchi urticanti delle meduse, che galleggiano pacifiche nel teporino del bagnasciuga.

Contro la piena estate, poi, giocano i disagi fisici. Per esempio, le gambe talmente gonfie da non capire il punto in cui finisce il polpaccio e inizia il piede, visto che le caviglie si trasformano in specie di parabordi.

Non a caso, sul numero di Confidenze in edicola adesso trovate l’articolo Peso piuma, ricco di consigli per prevenire e attenuare la fastidiosissima sensazione di arti inferiori effetto incudine.

Peccato che, risolto il problema della pesantezza, ce ne siano molti altri. Vogliamo parlare, per esempio, del sudore che sprizza copioso da tutti i pori subito dopo la doccia? Non so voi, ma a volte io non riesco neppure a mettere la crema sul viso, tanto scivoloso da far scivolare le dita dalle guance alle orecchie alla velocità di missili supersonici.

Lo stesso disagio lo riscontro con la crema corpo. Perché se sulla confezione c’è scritto “massaggiare fino a completo assorbimento”, lei rimane tenacemente in superficie come se mi volesse sfidare.

Detto questo, io almeno non mi trucco. Ma immagino l’incubo delle donne che ci tengono agli occhi sottolineati e all’incarnato perfetto. Perché è vero che i cosmetici di nuova generazione sono ultra leggeri e vantano formule waterproof resistenti a mille gradi. Ma piuttosto che avvicinare qualsiasi strato di qualsiasi cosa alla mia pelle preferisco lo sguardo sconvolto e l’epidermide da sanatorio.

Dal beauty alle abitudini estive, non riesco a salvare questa stagione neppure di fronte alle belle cose che permette di fare. Perché si tratta solo di teoria.

Tra casco, calura del motore e incandescenza dell’asfalto, infatti, un giro in moto è un azzardo peggio di una gita nell’Inferno dantesco.

Mentre una passeggiata scatenerebbe un problema mica da ridere: infilare i piedi gonfi come palloni nelle sneakers.

Se poi parliamo di un salto al mercato, rasentiamo la follia. Perché oltre a dover affrontare bancarelle prese d’assalto da persone sudaticce, portare a casa eventuali acquisti sarebbe più faticoso del muoversi con la soma in groppa.

Fra l’altro, anche dal punto di vista della luce, luglio e agosto non sono un granché con il loro grigio opaco che spegne qualsiasi paesaggio.

Insomma, non sarebbe molto meglio il calendario che vi propongo?

Almeno, alla mattina ci sveglieremmo riposate e non ci tireremmo su dal letto dopo ore insonni passate a rigirarci testa-piedi-piedi-testa in cerca di qualche centimetro di fresco.

Raggiungeremmo qualsiasi destinazione (ufficio, supermercato, spiaggia) con gli abiti ancora freschi e non incollati al corpo “decorati” da ripugnanti aloni.

Avremmo l’energia per ogni tipo di attività, comprese le più noiose come andare in posta. Già una condanna con un clima normale. Da spararsi sotto la canicola.

Mentre scrivo, mi convinco sempre di più di ciò che ho sempre sognato: veder sparire luglio e agosto, a favore di due mesi soleggiati ma non infuocati. Quindi, voto sì al doppio giugno e al doppio settembre.

Confidenze