Truffe sentimentali? Ecco come difendersi

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Dopo la pandemia sono aumentate vertiginosamente, ma qualche consiglio utile per difendersi c'è

Perché tante donne si fidano del primo sconosciuto in rete, contando solo sulla foto di un profilo, quando invece nella realtà non si comporterebbero mai così?

È questa la domanda che mi sono sempre posta davanti ai tanti casi di truffe sentimentali che negli anni abbiamo raccontato nelle storie vere di Confidenze e non in ultimo nel servizio che trovate su questo numero.
Quante di voi si lascerebbero “abbindolare” da uno sconosciuto per strada, in metropolitana, al supermercato, rispondendo a complimenti e malcelate avance?

Credo poche perché tutti siamo cresciuti con il mantra di non dare confidenza agli sconosciuti né tanto meno di elargire denaro al primo che passa per strada. Eppure su Internet le regole cambiano, il filtro del virtuale, l’anonimità del web hanno un effetto dirompente sulle persone, spingono ad abbassare le difese, a idealizzare anche la persona che sta dall’altra parte dello schermo, a lasciarsi andare costruendo relazioni virtuali (che però nel nostro cuore sono molto reali) fino a non capire di essere vittime di un raggiro.

Leggo dalla cronaca degli ultimi mesi:
Marzo 2023: Truffe sentimentali sui social, raffica di colpi a Roma con il finto ufficiale Larry Brooks. Dietro la figura del soldato si nascondeva una banda specializzata nel farsi consegnare soldi da donne che si erano innamorate di un personaggio inesistente. Una vittima: «Per lui mi hanno pignorato casa»
Nel 2021 c’è stato addirittura un aumento del 118% dei casi rispetto all’anno prima, forse complice la pandemia, e le cifre perse vanno dai 70 ai 100.000 euro.

Se leggete alcune delle testimonianze pubblicate nel nostro servizio su Confidenze in edicola scoprirete come alcune persone hanno aperto il loro cuore (oltre che il loro portafoglio) rivelando dettagli della loro vita privata che mai avevano fatto prima (per esempio mi ha colpito Giovanna che racconta di aver addirittura confessato al suo partner virtuale un abuso subito da bambina).
E allora che cosa scatta? Sicuramente quel meccanismo di idealizzazione, manovrato sapientamente da veri professionisti delle cosiddette romance scam (ovvero truffe romantiche). Gente che come spiega il sito della Polizia Postale, si costruisce un’identità fasulla ma credibile, con foto magari reperite in rete e dopo aver letto il vostro profilo e i vostri gusti lanciano l’amo con tanto di esca in attesa che il pesce abbocchi. E a volte, la solitudine, un momento di fragilità, il bisogno di costruire nuove relazioni portano a fidarsi della persona sbagliata, quasi sempre gentile e pronta a ricoprirci di complimenti e attenzioni come mai il nostro uomo ha saputo fare.
La chiacchierata on line di 5 minuti diventa un appuntamento fisso, le chat si infittiscono e la dipendenza emotiva è dietro l’angolo. E qui è il momento in cui spunta la frode, la richiesta di soldi per le situazioni più disparate: parenti in Nigeria che devono fare un’operazione costosissima, promesse illusorie di raggiungervi in capo al mondo (Ah se solo avessi i soldi…) e così nella migliore delle ipotesi la malcapitata contribuisce al costo del biglietto aereo.
Come tutti anch’io ho un profilo Facebook dove ristagnano da mesi richieste di amicizia di illustri sconosciuti a cui non ho mai dato seguito, quei pochi contatti che ho accettato l’ho fatto dopo aver verificato le amicizie comuni, e più questi erano di persone che conoscevo bene più mi sentivo sicura.
Quando mi è capitato di ricevere su Messenger richieste sconvenienti o messaggi che davano fastidio ho bloccato i contatti e segnalato la cosa a Facebook, è giusto che loro sappiano, per quel che può contare.

Vi invito però a seguire i consigli della Polizia Postale che alle truffe sentimentali sul loro sito dedica ampio spazio (lo fa pure Banca Intesa il che vi dice la dimensione del problema…) :
1) Mai fidarsi di richieste di amicizia ricevute da utenti sconosciuti prima di aver verificato personalmente la loro vera identità.

2) Controlla sempre tramite i motori di ricerca se il nome sia stato già segnalato da altri utenti oppure se le foto utilizzate siano state rubate da profili di altre persone”.
Quelli che a noi sembrano profili reali sono invece costruiti a tavolino con foto rubate dalla rete e situazioni che rendano più verosimile il tutto.

3) “Diffida di coloro che inviano messaggi utilizzando un italiano spesso sgrammaticato, e non fidarti di chi chiede denaro con insistenza”.
Infine non bisogna vergognarsi di essere vittime di truffe sentimentali, è importante denunciare l’accaduto alla Polizia Postale la nostra testimonianza può aiutare altre donne a non cadere nella stessa trappola e soprattutto astenersi dal pagare qualsiasi somma di denaro.

Confidenze