Un’idea per l’8 marzo: impariamo a suonargliele

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Per l'8 marzo quest'anno niente mimose o cene con le amiche. Impariamo a difenderci, ragazze, con un bel corso di arti marziali.

Che fate per l’8 marzo? Una cena al ristorante con le amiche? No, ferme! Vi prego, festeggiate in casa,  mettete da parte quei soldi, risparmiate pure sulle mimose. C’è una sola spesa urgente, urgentissima:  iscriversi a un corso di autodifesa.

 L’ultima volta si è parlato del fatto che i nostri uomini ci ammazzano – il modo più sicuro per rimetterci i piedi in testa. Ah, mi disobbedisci? Pretendi di avere una tua volontà? Te lo faccio vedere io, se sono ancora il tuo dio: ti tolgo la vita. Tanto, la legge sul delitto d’onore l’hanno abolita per finta, i giudici sono così indulgenti con gli ammazzadonne.

Ho conosciuto la madre di una ragazza, che fu accoltellata dal fidanzato perché era incinta, poi le ha dato fuoco e per poco non ha fatto esplodere il palazzo. Condannato a 19 anni, dopo 5 lui è fuori,  lavora, e questa madre se lo vede passeggiare in paese ai domiciliari, ovvero è libero tutto il giorno e la sera torna a casa, come tutti. E noi che possiamo fare? Contare solo su noi stesse. Nessuno si cura del pericolo cui siamo esposte.

Dalle istituzioni non ci possiamo aspettare niente. Se ne infischiano, quando non ci sfottono: un famoso Presidente del consiglio, davanti a questa strage di donne ricorse a uno scherzo pesante: Un soldato per ogni bella donna.

Fisicamente siamo più deboli. Sta a noi difenderci: il nostro guardiano sarà il nostro corpo. Dobbiamo imparare le arti marziali, e farle imparare alle nostre nipoti e figlie.

Se è un aggressore di strada, non dico che si riesca a vincere un colosso, ma a farlo cadere sì, e poi si scappa, quei 30 secondi che ti salvano la vita.

Se è il marito o l’amante, il vigliacco conta sul fatto che non sappiamo ridarle. Ma se sa che sai menare, e che se lui alza le mani, con un colpo di Kung-fu gli puoi rompere i denti, magari ci va più cauto, e tu intanto urlando stani i vicini, così bravi, anche loro, a far finta di niente. Ricordate  la moglie incinta di otto mesi uccisa a calci dal marito? Condòmini e parenti cadevano dalle nuvole E chi se lo aspettava? Un uomo tanto per bene! E gli urli e le botte e i pianti che passavano dai muri? Si tappavano le orecchie, come le nostre autorità.

Niente mimose: arti marziali, ragazze

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