Creare un orto in cucina? Sì, con i semi germogliati

Natura
Ascolta la storia

Puoi coltivare a casa tua, in modo facile ed economico, germogli ricchi di vitamine, minerali e altri nutrienti utili: un mix di sostanze salutari, pronto in pochi giorni

La primavera, stagione del rinnovamento per eccellenza, è il momento giusto per interrare qualche nuova pianta sul davanzale o abbellire il giardino. Se lo spazio manca, il tempo non basta e il pollice non è esattamente verdissimo, nessun problema. Anche la cucina può diventare il luogo per ospitare un minuscolo orto domestico, in cui vedrai crescere in pochi giorni e senza bisogno di troppe cure un raccolto di tutto rispetto, ricco di proprietà nutrizionali.

Puoi infatti far germogliare facilmente tra le pareti di casa i semi di molti vegetali e assicurarti un alimento benefico soprattutto in questo periodo dell’anno, quando il cambiamento di clima può favorire la comparsa di stanchezza fisica, affaticamento mentale, difficoltà a mantenere i ritmi della giornata con la carica che vorresti.

I germogli, che abbiamo imparato a conoscere grazie alle contaminazioni con la cucina orientale, racchiudono infatti in forma concentrata nutrienti essenziali per la salute, utili soprattutto se hai bisogno di rivitalizzare le energie. I più famosi sono quelli di soia, ma si ricavano germogli pressoché da tutti i semi dei legumi e delle piante commestibili, che nel piatto diventano una miniera di vitamine, minerali, enzimi e amminoacidi.

Puoi scegliere di far germogliare semi di crescione, lenticchie, grano saraceno, rucola, fagioli, broccoli, ravanelli, erba medica e molti altri vegetali. La materia prima la recuperi nei negozi specializzati in alimenti biologici e in alcuni dei supermercati più forniti: trovi i semi tipicamente confezionati in comode bustine, al prezzo di pochi euro.

 

L’altro elemento che serve è il germogliatore, disponibile sia nelle botteghe di alimentazione naturale sia on line, su molti siti di e-commerce. Esistono germogliatori in plastica, terracotta e vetro, a prezzi anche decisamente accessibili e prestazioni molto buone.

 

Sono in genere costituiti da contenitori impilabili con il fondo traforato, in cui vanno distribuiti i semi, e una base d’appoggio. Per avviare la germinazione, basta versare un po’ d’acqua nel recipiente superiore un paio di volte al giorno: l’acqua filtra nelle vaschette sottostanti e mantiene irrigati tutti i semi. La luce proveniente da una finestra farà il resto. Nel giro di tre-sei giorni, a seconda della specie botanica, i germogli saranno pronti per essere consumati.

 

Utilizza i semi germogliati a crudo, per non perdere le loro caratteristiche nutrizionali, che la cottura tende ad alterare, aggiungendone un pugno alle insalate, alle minestre o alle pietanze che preferisci. I germogli che non sfrutti al momento possono essere conservati in barattoli di vetro, come quelli adatti a marmellate e conserve, da riporre in frigorifero.

 

Confidenze