Il latte nella prevenzione del cancro dell’intestino

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Con buona pace di chi sostiene che i latticini facciano male, continuano ad accumularsi ricerche che ne attestano i benefici. Persino per la prevenzione oncologica

Nell’ultimo decennio, mode dietetiche e personaggi più famosi sui social (anche nell’ambito della comunità scientifica) hanno contribuito a creare un’aura di sospetto intorno ai latticini, incolpandoli di tutta una serie di problemi di salute. Il risultato? Molte persone, anche tra giovani e giovanissimi, hanno eliminato latte e derivati dalla propria alimentazione.

Tuttavia, le evidenze scientifiche non sostengono queste affermazioni. Anzi, sono numerosi gli studi che evidenziano i benefici nutrizionali del latte e dei prodotti caseari, in primo luogo, ma non solo, per la salute delle ossa.

Una recente ricerca, pubblicata proprio pochi giorni fa sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Communications, aggiunge un nuovo tassello a questo puzzle, suggerendo un ruolo protettivo dei latticini nella prevenzione del carcinoma del colon-retto, il terzo tipo di cancro più diffuso al mondo.

Lo studio è stato condotto su un campione di popolazione assai ampio, pari a oltre 540.000 donne, e per un arco temporale di quasi 17 anni. Ha constatato, tra chi consumava regolarmente latticini, una minor diffusione del cancro colon-rettale.

I ricercatori hanno ipotizzato che il merito sia del calcio contenuto in latte e derivati: questo minerale si legherebbe agli acidi biliari nell’intestino, riducendone la potenziale azione dannosa sulla mucosa del colon. Gli acidi biliari in eccesso, infatti, sono implicati nell’aumento dell’infiammazione e del danno al DNA delle cellule intestinali, fattori di rischio noti per lo sviluppo del cancro.

In particolare, l’assunzione di 300 mg di calcio al giorno (la quantità presente in un bicchiere di latte) è stata associata a una riduzione del 17% del rischio di sviluppare il cancro all’intestino rispetto ai soggetti con un apporto di calcio inferiore.

Benché la ricerca abbia riguardato donne in postmenopausa, gli autori ritengono che i risultati siano generalizzabili anche alle donne più giovani e agli uomini.

Saranno certamente necessari ulteriori approfondimenti per confermare tali conclusioni e comprendere completamente i meccanismi molecolari coinvolti. Nonostante ciò, questo studio apre la strada a nuove linee di ricerca e potrebbe contribuire a rivalutare il ruolo dei latticini nell’ambito della prevenzione oncologica. È possibile, per esempio, che in futuro vengano sviluppate strategie nutrizionali e integratori alimentari specifici, basati sul contenuto di calcio, per ridurre il rischio di cancro del colon-retto nei soggetti più a rischio.

Per quel che ci riguarda tutti, e subito, il consiglio è di smetterla di demonizzare latte e derivati e di consumarli – con intelligenza – all’interno di una dieta varia ed equilibrata, basata su verdura, frutta, cereali integrali, legumi e proteine magre. È questa la base per la buona salute e per la prevenzione del cancro.

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