Magnesio, come capire se ne sei carente (e cosa fare)

Natura
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Non è raro soffrire di una seppur lieve carenza di magnesio, considerato come questo minerale essenziale sia meno presente di un tempo nella dieta. Ecco i segnali da valutare.

 

 

Pensate di soffrire di una carenza di magnesio ma vi chiedete come si può capire? Non siete i soli: uno dei problemi principali con il magnesio, rispetto ad altre molecole comunemente analizzate attraverso un prelievo di sangue, è che nel siero ematico questo minerale si ritrova in piccola quantità, mentre il grosso della sua presenza nel corpo è all’interno delle cellule, il cui contenuto non è altrettanto facilmente indagabile.

 

E’ più facile avere sentore di una carenza di magnesio attraverso le manifestazioni psicofisiche che questo deficit provoca, che quindi è bene conoscere. Le più tipiche “spie” di livelli sub-ottimali di magnesio sono le seguenti.

 

Ansia, depressione, stress, disturbi del sonno

Le cause di queste condizioni possono essere molteplici, ma, tra le meno valutate, eppure importanti, c’è anche la carenza di magnesio. Questo minerale è un fondamentale regolatore dell’equilibrio nervoso ed è direttamente implicato nell’azione del GABA, il principale neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale, dagli effetti calmanti. Poco magnesio, poca efficacia del GABA, poco rilassamento, dunque. Che a sua volta si traduce in un aumento dei livelli di stress, nervosismo e inquietudine.

 

Stanchezza

Il magnesio è una molecola indispensabile per la produzione di energia nell’organismo. Bassi apporti di magnesio si concretizzano in facile stancabilità, affaticamento, spossatezza, astenia.

 

Crampi muscolari

La contrazione muscolare dipende da adeguate concentrazioni di magnesio e, soprattutto, dal loro equilibrio con i livelli di un altro ione, il calcio. In caso di deficit di magnesio, i muscoli tendono a contrarsi involontariamente per colpa dello sbilanciamento del rapporto tra i due minerali a favore del calcio, che entra eccessivamente nelle cellule muscolari, mentre i giusti apporti di magnesio consentono ai muscoli di rilassarsi.

 

Palpitazioni

Eh, sì, anche il cuore è un muscolo e anche lui ha quindi bisogno di magnesio per contrarsi in modo regolare. Altrimenti comincia a perdere il ritmo o ad accelerare, dando luogo a quello che viene definito “cardiopalmo” o, appunto, “palpitazioni”.

 

Pressione alta

L’ipertensione arteriosa è provocata a volte da una carenza di magnesio: persino nelle pareti delle arterie, infatti, si ritrovano cellule muscolari. Consentono la contrazione di questi vasi e sono necessarie per la circolazione sanguigna: in mancanza del minerale, le arterie tendono a irrigidirsi e i valori pressori a innalzarsi.

 

Sgombriamo il campo dai dubbi, però: la carenza di magnesio è solo una delle possibili ragioni all’origine di questi sintomi (le palpitazioni, ad esempio, potrebbero essere la conseguenza di un problema cardiaco e la prima cosa da fare, se dovessero comparire, non è pensare al magnesio, ma parlarne con il proprio medico).

 

Chi presenti uno o due dei sintomi sopraelencati, non è quindi detto che abbia automaticamente un deficit di magnesio. Ma se i sintomi cominciano a essere di più, o addirittura tutti, soprattutto quando altre cause sono state indagate ed escluse, allora il sospetto di avere una carenza di magnesio diventa concreto.

 

Il vantaggio di una supplementazione a dosaggi standard di magnesio è che non ha effetti nocivi e quindi non si corrono rischi a verificare se la situazione migliora assumendo per qualche settimana un integratore alimentare di magnesio (che però deve essere di ottima qualità). L’unica eccezione è l’insufficienza renale: per chi ne soffre l’integrazione di magnesio è controindicata.

 

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