Non esistono più le mezze stagioni

Natura
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Inverno? Estate? Bah, le stagioni ormai non hanno più le loro vecchie caratteristiche. E per me è una specie di incubo

Molte di voi troveranno questa affermazione di una banalità sconvolgente ma per me, che sono sciatrice e motociclista, è una dura realtà. Infatti, non ho più la certezza di infilare gli scarponi da dicembre a marzo. Ma neppure quella di indossare un giubbino di pelle leggera in primavera per macinare chilometri sulle due ruote fino all’autunno.

Tutto questo, ormai, non succede più. O, meglio, non nei tempi previsti. Le bizzarrie del meteo, infatti, fanno accadere cose che nel passato non erano neppure immaginabili. Allora, partivo per la montagna sperando che un camion, causa neve, non si mettesse di traverso bloccando la strada. E se miracolosamente arrivavo alla meta, alla mattina mi precipitavo sulle piste doverosamente imbiancate. Oggi, invece, inauguro la stagione dello sci in coda alle casse per l’acquisto dell’abbonamento e, nell’attesa del mio turno, partecipo a discussioni deliranti in cui ognuno spara la sua a caso: «Nevicherà a Natale», «Ho sentito dire che fino a febbraio niente», «È prevista una calamità naturale per Capodanno». Frastornata, metto il mio skipass nuovo di pacca nella giacca da sci, consapevole che saranno entrambi destinati a rimanere a lungo nell’armadio. Cioè, fino al grande evento: quella nevicata che a dicembre una volta era ovvia, ma che adesso nessuno sa quando arriverà.

Purtroppo, non posso neppure consolarmi pensando che per una stagione invernale andata male ce ne sarà una estiva in grado di compensarla. Perché non è più vero neanche questo: una volta a giugno salutavo il caldo, a luglio soffocavo per l’afa, in agosto trovavo ristoro nelle vacanze e a settembre tornavo in città accolta dai primi frescolini. Ora vivo allo sbando. Ma siccome non voglio che il clima riesca a destabilizzarmi, mi comporto come se niente fosse e sfogo la mia voglia di viaggiare, viaggiare e viaggiare (neanche fossi Marco Polo). Ma prendo tanta di quell’acqua che non avete idea. Non per gli improvvisi temporali primaverili, ma per il persistere del brutto tempo che ormai  accompagna spesso tutti noi fino a luglio.

Morale, le mie gite motociclistiche le vivo avvolta in indumenti scafandri del genere Ventimila leghe sotto i mari (se vivesse oggi, Jules Verne sarebbe uno stilista quotatissimo!), per poi sedermi sotto la tettoia di una trattoria (così sto all’aperto, ma anche al riparo dalla pioggia), ordino cibi e bibite caldi. E se qualcuno si azzarda a sostenere che è banale dire che non esistono più le mezze stagioni io…., io….., io gli offro una cioccolata con panna a luglio inoltrato. E lo sfido a non accettarla.

Confidenze