Eleonora Pedron: «Sono (quasi) pronta per fare la psicologa»

News
Ascolta la storia

L'attrice passerà l’estate sui libri per finire un percorso di studi per lei importante. Che l’ha fatta crescere come persona e come madre. Come ci racconta in questa intervista

Questa è un’estate diversa per Eleonora Pedron (Miss Italia 2002). La conduttrice, infatti, sta preparando gli ultimi esami per la laurea magistrale in Psicologia e qui ci racconta tutti i suoi progetti.

Che rapporto hai con l’estate e la temperatura che sale?

«Sono nata il 13 luglio, per me l’estate è l’unica stagione che esiste!».

Che momento è della tua vita?

«Equilibrato, ma con un pizzico di stress, perché sto preparando, gli ultimi tre esami. Però so gestire lo stress, l’ho studiato. È iniziato tutto cinque anni fa e non è stato facile dare più di 30 esami con due figli adolescenti da gestire. Ma sono orgogliosa del mio percorso e mi manca poco alla laurea in Psicologia clinica. Poi dovrò dare l’esame di Stato per poter aprire uno studio. Prima, però, farò il praticantato. Mi piacerebbe dedicarmi soprattutto alle problematiche infantili, sto già facendo il tirocinio in una struttura che ospita bambini affetti da patologie oncologiche in cura presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Inizialmente i genitori dei piccoli dicevano: “Ma come, un’attrice?”. Erano scettici, ma poi hanno visto che sono entrata subito in empatia con loro e con i bimbi».

Farai poche vacanze, ti dispiace?

«Non importa, anche perché in primavera ho fatto un viaggio di lavoro in Thailandia e a luglio io e Fabio (il compagno, l’attore Fabio Troiano, ndr) ci siamo regalati quattro giorni a Creta. Spero di ritagliarmi poi una pausa in montagna, perché amo la Val Gardena e Ortisei (Bz) è il mio luogo del cuore. Quest’anno, poi, per la prima volta i ragazzi fanno le vacanze da soli. Ines (quasi 16 anni) è a Londra per un corso d’inglese, mentre Leon (14 anni) è a Palma di Majorca, all’Accademia Nadal di Tennis. Al ritorno, entrambi andranno al mare con il papà (il campione di motociclismo Max Biaggi, ndr). Anch’io alla loro età andavo ai campi scuola, ma quelli della parrocchia!».

Leon non seguirà le orme dl padre?

«No, anche Max è contrario, il tennis è meno pericoloso».

Com’è avere due adolescenti in casa?

«È una fase complessa, ma sono fortunata, loro non sono troppo turbolenti. Anche perché sia io che Max abbiamo dato loro regole severe, per esempio su orari e uso del telefonino. Se trasgrediscono scattano le punizioni, come il divieto di uscire. Ora Ines sta vivendo la sua prima cotta, ma ancora non ho conosciuto il fidanzatino. Io cerco di parlare il più possibile con i figli, con Ines è facile, mi dice tutto, ma Leon è introverso, tirargli fuori le cose è più faticoso. I miei studi, però, mi sono stati di aiuto. Consiglio a tutti i genitori di leggere qualche manuale di psicologia».

I ragazzi vengono ancora a Messa con te la domenica?

«Meno di prima, la scuola è rigida e molto pesante, hanno tanti compiti e durante l’anno la domenica mattina spesso li lascio dormire».

Li ha colpiti la tua decisione di rimetterti a studiare?

«Sì, se dicevo: “Tra poco ho un esame”, mi guardavano stupiti. Ma quando ho preso la laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche (nel 2023), sono venuti alla cerimonia e li ho visti orgogliosi. C’era anche Fabio».

Tornare sui libri è stato difficile?

«La memoria e la concentrazione non sono quelle dei 20 anni, non è stata una passeggiata. Ho vissuto l’ansia da esami, come qualsiasi studente, le prime volte mi veniva la tachicardia. Ma sono stata trattata come tutti gli altri e due volte ho anche dovuto ripetere l’esame. Questo percorso è stato curativo per me e ha fatto crescere la mia autostima. Ha anche messo meglio a fuoco il mio rapporto con i figli, ora è più profondo».

Qualcuno si è sentito trascurato, il tuo fidanzato per esempio?

«No, assolutamente. Anzi, Fabio mi ha incoraggiata e a ogni mio traguardo è stato felice. Mi supporta sempre».

La laurea era il tuo piano B, lo è ancora?

«Adesso è il mio piano A. Continuerò a lavorare per eventi e campagne pubblicitarie, ma ciò che più desidero è aprire uno studio mio».

Ti piacerebbe interpretare una psicologa in un film o in una serie?

«Sì, saprei bene di cosa si parla».

A nove anni hai perso tua sorella e a 19 tuo padre. La psicologia aiuta a elaborare lutti così dolorosi?

«Puoi elaborarlo, ma non cancellarlo. Devi accettare che questa è la vita, che a volte è crudele e che per ciascuno c’è un percorso diverso. A me ha aiutato anche la fede e la convinzione che un giorno rivedremo le persone che abbiamo perso».

Come mamma che voto ti dai?

«Sette. Era il voto che prendevo sempre a scuola. Mi piace, perché si può sempre migliorare. Riconosco che ogni tanto perdo la pazienza e urlo».

Per cosa ti arrabbi con i figli?

«Per il disordine e perché cercano sempre di sforare un po’ con gli orari di rientro».

Stai con Fabio da sei anni, la stabilità fa stare bene?

«Aiuta a trovare l’equilibrio. Bisogna saper rispettare gli spazi, ma esserci quando serve. Noi ci confrontiamo molto, c’è sinergia».

Cosa ti ha fatto innamorare di lui?

«È divertente, ridiamo molto insieme. Ma parliamo anche tanto. È un “battutaro” e sdrammatizza sempre quando mi arrabbio. E poi è paziente (io meno!)».

Vi somigliate in qualcosa?

«Ci piace cucinare, siamo entrambi bravi e, se ogni tanto la cena la prepara lui sono felice, perché mi riposo. Ci alterniamo».

Non hai voglia di una bella cerimonia?

«Sposarci? Per ora non ne parliamo, l’importante è stare bene insieme».

Non è che hai paura del matrimonio? La psicologa in te cosa dice?

«No, solo sto bene così, però non lo escludo in futuro. Mi piace fare festa!».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Intervista di M.G. Sozzi pubblicata su Confidenze n 31/2025

Foto cover: Piergiorgio Pirrone
Dress: FEMFOUR – Location: Koh Kood (Thailandia)

Confidenze