Fabio e Benedetta: «Innamorarsi al telefono? Può succedere»

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Coppia affiatata da 26 anni, i due conduttori ora si cimentano in una nuova sfida: un reality sentimentale che promette di far nascere matrimoni. Il loro segreto per armonizzare la vita a due? Impegno e… voglia di ballare

Ci si può innamorare di qualcuno senza averlo mai visto? Per scoprirlo bisogna seguire, su Netflix, L’amore è cieco il “reality sentimentale” condotto da una delle coppie più affiatate della tivù: Benedetta Parodi e Fabio Caressa. È la versione italiana di Love is blind, un successo internazionale nato negli Stati Uniti nel 2020, che ha già fatto nascere moltissime nuove famiglie.

Siete sposati da 26 anni. Avreste potuto innamorarvi prima ancora di vedervi, solo sentendovi al telefono?

Benedetta: «Credo di sì, perché noi da subito abbiamo avuto una grande intesa intellettuale ed emotiva, parlare era importante».

Fabio: «Io al telefono sono fortissimo! E lei mi aveva colpito più per la sua intelligenza e la simpatia che per che per la bellezza, che comunque c’era e c’è».

Per la prima volta conducete in coppia, la proposta vi ha convinto subito?

Benedetta: «Non ci abbiamo pensato un secondo! Era proprio quello che aspettavamo, da anni desideravamo presentare un programma insieme».

Fabio: «Subito. Finalmente abbiamo potuto anche viaggiare da soli, senza figli. Perché abbiamo girato in Svezia e in Marocco oltre che in Italia».

Lavorare insieme è stimolante o vi fa litigare?

Benedetta: «Per ora è stato solo stimolante, forse se fosse un lavoro continuativo, quotidiano, sarebbe più complicato e potrebbero nascere tensioni».

Fabio: «Molto stimolante».

Il programma prevede che i 28 concorrenti, tutti desiderosi di sposarsi, scelgano il partner senza averlo mai visto, ma per come si è raccontato?

Benedetta: «Sì, almeno nelle prime puntate è così. Ogni concorrente è rinchiuso in una capsula e da lì può interloquire con gli altri».

Fabio: «È un programma che ti cambia la vita, e si presta a un’analisi sociologica non indifferente. Infatti non siamo noi conduttori a guidarlo, sono i concorrenti che decidono come si sviluppa. Noi siamo osservatori esterni e cerchiamo di essere di esempio. I concorrenti, perlopiù trentenni, vogliono fortemente trovare il partner giusto e desiderano sposarsi»».

In un mondo dove l’immagine conta tantissimo, è un modo per cercarsi attraverso le affinità più profonde?

Benedetta: «Sì, questo è il fulcro dell’esperimento, superare l’aspetto esteriore».

Fabio: «In una società che vive di esteriorità è un capovolgimento di prospettiva».

Ma possono esserci dei colpi di fulmine al buio?

Benedetta: «Io credo che possano accadere».

Fabio: «Non credo tanto ai colpi di fulmine, ma attraverso il racconto ci si può incuriosire dell’altra persona. In una seconda fase i concorrenti si possono incontrare per verificare se la scelta è quella giusta. Poi, se l’intenzione di arrivare al matrimonio si conferma potranno fare una prova di convivenza».

Vi aspettate di festeggiare dei matrimoni?

Benedetta: «Speriamo! Negli Stati Uniti sono già tante le coppie che si sono trovate così, alcune hanno già anche dei figli».

Fabio: «In quasi tutte le edizioni nel mondo ci sono stati matrimoni. Il format va in onda dal Sudamerica al Giappone e anche in Arabia Saudita».

Nel caso, voi che consigli dareste alle nuove coppie?

Benedetta: «Sei in ballo, ora balla e prova a far funzionare questa nuova storia».

Fabio: «Rispetta la persona che hai scelto, non essere opprimente, lavora ogni giorno per mantenere vivo il rapporto».

L’edizione italiana ha qualche particolarità?

Benedetta: «Il nostro essere veraci, noi gesticoliamo».

Fabio: «Due conduttori bravissimi!».

Uscire dalla vostra “confort zone” (la cucina per Benedetta e lo sport per Fabio) è stato interessante?

Benedetta: «Sì, è stato molto interessante mettersi alla prova in un altro ambito».

Fabio: «Assolutamente, ed è uno stimolo a migliorarsi anche in quello che facciamo».

I vostri figli (Matilde, 23 anni, Eleonora 21, Diego 16) cosa dicono di questa nuova avventura?

Benedetta: «Sono felicissimi che lavoriamo (finalmente) insieme».

Fabio: «E noi speriamo di ripetere l’esperienza al più presto».

Manca poco a Natale, avete ricevuto lunghe liste dei desideri?

Benedetta: «Sì, ce le ho io, i figli la mandano a me».

Fabio: «Io non ho ricevuto ancora nulla, ma saranno esauditi solo i desideri che rientrano nel budget prestabilito».

Avete già deciso dove trascorrerete le feste?

Benedetta: «Certo, il Natale lo passeremo a casa, poi però, per fine anno, ce ne andremo in montagna».

Fabio: «Per poco, perché il campionato di calcio si ferma solo per quattro giorni».

Facciamo un bilancio: quante volte avete litigato quest’anno?

Benedetta: «Non saprei, non siamo molto litigiosi, però se mi arrabbio io tengo molto il muso. Sono una che rimugina, abbiamo modi diversi di affrontare le discussioni».

Fabio: «Un paio di volte, una anche abbastanza assurda, perché lei dice che le ho risposto male nel dormiveglia. Ma io l’ho scoperto solo dopo una settimana che non mi parlava e non capivo perché! Sì, lei è più tignosa di me»

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Intervista di M.G. Sozzi pubblicata su Confidenze n 50/2025

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