Katia e Ascanio: «Siamo pronti per il giro del mondo insieme»

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Si sono conosciuti al Grande fratello 2004. Nessuno dei due pensava di innamorarsi. Oggi, dopo 20 anni in coppia e due figli, dicono: «I prossimi 20 anni? Li passeremo in viaggio»

Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli si sono conosciuti e innamorati nel 2004, entrambi concorrenti del Grande Fratello, e non si sono più lasciati. Oggi lei è un’affermata imprenditrice digitale mentre lui, attore e conduttore, è ora anche opinionista della 19ª edizione del reality.

Katia, come se la cava Ascanio come opinionista? Ascanio, a te che effetto fa questo ritorno al Grande fratello?

Katia: «Io trovo che sia molto bravo. È la sua prima esperienza da opinionista, è sincero e diretto. Dovrebbe solo avere più spazio».

Ascanio: «Mi sono subito sentito a casa, anche grazie alla conduzione di Simona Ventura, una super professionista della tivù».

I concorrenti hanno un approccio diverso rispetto al vostro, nel 2004?

Katia: «Molto, i ragazzi di oggi sono concentrati sulla loro immagine, sono troppo attenti al “fuori” e meno spontanei. Entrano pensando al dopo, ma non è detto che un dopo ci sia».

Ascanio: «Oggi chi entra sa già cosa può succedere e i social, che sono di per sé un reality show, hanno cambiato l’approccio».

Nel 2004 come eri arrivata/o al Gf?

Katia: «Avevo 24 anni, ero già pazzerella di mio, in più stavo vivendo una situazione troppo da adulta: ero andata a convivere giovanissima e mi ero stufata. Ho visto la pubblicità in tivù, mi è sembrata l’occasione per una “fuga dalla realtà” e mi sono fatta avanti».

Ascanio: «Un amico, spacciandosi per me, ha telefonato. Quando dalla redazione mi hanno chiamato dandomi un appuntamento per il provino, pensavo a uno scherzo. Ci sono andato per curiosità e mi hanno preso, cambiando la mia vita. L’amico, 11 mesi dopo, mi ha fatto da testimone alle di nozze».

Potevi immaginare di fare l’incontro più importante della tua vita?

Katia: «No, dicevo che non mi sarei mai sposata, ma ho incontrato Ascanio e tutto è cambiato! Passavamo ore a parlare (anche ora), ma solo al 35° giorno ci siamo baciati».

Ascanio: «Anch’io avevo detto a mio padre che il matrimonio non mi interessava, poi ho trovato questa bionda che mi intrigava e dopo un mese nella Casa ho capito che poteva essere la donna della mia vita».

Venivate da mondi diversi, Katia dal paesino di Chiesa in Valmalenco, Ascanio nobile romano, con un Papa in famiglia. In cosa vi siete riconosciuti?

Katia: «È vero. In più io lavoravo nel mondo della moda e la sera frequentavo i locali in voga, mentre lui era uno sportivo, giocatore professionista di golf, sempre all’aria aperta. Non avremmo mai potuto incontrarci senza il Gf, ma io credo nel destino».

Ascanio: «Avevamo una grande sintonia cerebrale. Entrambi aspiravamo a una vita semplice, fatta di valori e di cose normali. Ogni tanto penso a quanto sarebbe diversa la mia vita se non fossi andato a quel provino».

Cosa ha sostenuto il vostro matrimonio?

Katia: «Un forte collante è stato il nostro rapporto fisico. Se lui mi guarda, sento anche oggi le farfalle nello stomaco. Ovvio che dopo 20 anni il rapporto cambia, ma tra noi c’è sempre un’alchimia inspiegabile che mi emoziona. Mi sento fortunata, perché Ascanio non ha solo fascino, è proprio una bella persona. Non mi ha mai tarpato le ali».

Ascanio: «Su tutto, l’intelligenza di entrambi nell’affrontare i momenti difficili. Poi abbiamo avuto fortuna, tra noi c’è “attrazione chimica”».

In 20 anni una sola crisi, quando è nata Matilda (quasi 18 anni). Com‘è andata?

Katia: «Specifico che la crisi era solo sua! Si è sentito messo da parte, perché davo tutte le mie attenzioni alla bimba. Mi sono messa in discussione e ho capito che aveva ragione».

Ascanio: «Infatti, Katia ha capito il mio disagio e tutto è rientrato».

Poi è nato Tancredi (12 anni). Come sono i vostri figli?

Katia: «Sono diversissimi, cane e gatto. Matilda è molto diretta e vuole sempre avere l’ultima parola. Tancredi invece è un cucciolotto, un cuor contento. Dorme con me, perché sono rumorosa, di notte mi alzo, bevo, mi muovo e Ascanio non sopporta che lo svegli. Ma è un papà meraviglioso, non è geloso di Matilda, anzi è stato lui a dirle che poteva portare il ragazzo a dormire da noi».

Ascanio: «Matilde fisicamente dimostra più dei suoi anni, ma è ancora inesperta. Vorrei che fosse più determinata nel pensare al suo futuro. Tancredi è un ciclone entusiasta, più facile da gestire. Katia è una mamma molto presente, ma dovrebbe imparare a lasciarli più andare. Vorrebbe avere un altro figlio ma io ho 52 anni e dico no».

Su cosa litigate?

Katia: «Su piccole cose, è disordinatissimo e mi lascia la cucina sporca. Se giochiamo a golf è antipatico, continua a correggermi. Ma io ho iniziato da poco! Se mi arrabbio non gli parlo, non gli faccio da mangiare e lo blocco anche sul telefono. Sono infantile, lo so».

Ascanio: «Mi urto perché se perde la calma dice parolacce, poi le faccio notare che promette grandi punizioni ai ragazzi ma poi non si realizzano mai. Ma i problemi nella vita sono altri, noi risolviamo sempre con l’ironia».

Che valori hai trasmesso ai figli?

Katia: «L’importanza dell’indipendenza per una donna a Matilda, la delicatezza verso le ragazze a Tancredi, ma credo che con l’esempio del papà l’abbia imparata bene e sarà un marito fantastico».

Ascanio: «La gratitudine (quello che hanno non è scontato), l’onestà e l’ambizione e poi dico loro che serve la determinazione per affrontare il mondo».

Come immagini i prossimi 20 anni?

Katia: «Mi vedo nonna, in viaggio con Ascanio, felici per quello che abbiamo costruito».

Ascanio: «Il mio progetto è sistemare i figli, poi girare il mondo con un mega camper. Voglio godermi mia moglie e una vita semplice».

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Intervista di M. G. Sozzi pubblicata su Confidenze 47/2025

Foto cover: Gianni Brucculeri. Coordinamento: Mad 164

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