Lui è lo stilista Gianlorenzo Botteri ne Il Paradiso delle signore, amatissima serie di Rai Uno. Lei, la vedremo presto su Netflix. Luca Ferrante ed Eleonora Di Miele, coppia affiatata e super creativa da 17 anni, qui ci raccontano la loro vita complicata ma piena d’amore e di soddisfazioni.
Siete una famiglia di artisti, il vostro incontro era scritto nelle stelle?
Eleonora: «Io credo di sì. Ho sempre desiderato crearmi una famiglia unita, ora posso dire di esserci riuscita».
Luca: «Era il nostro destino, sono sicuro che ci saremmo trovati anche se avessimo fatto lavori diversi».
Venite da percorsi differenti. Partiamo dalla vostra infanzia?
Eleonora: «La mia è stata felice, mamma parrucchiera, papà capotreno. Ho un fratello minore e ben 21 cugini, siamo molto legati. È grazie al lavoro di mio padre se sono entrata nel mondo dello spettacolo. I figli dei ferrovieri viaggiavano gratis, così io andavo avanti e indietro dalla Toscana a Roma, per partecipare ai provini, senza patemi economici. Avevo iniziato a studiare danza classica a tre anni, dopo aver visto Heather Parisi in tivù».
Luca: «Ho tre sorelle, mia madre era casalinga mentre mio padre Pieraldo è attore e doppiatore (continua a farlo oggi, a 87 anni). Ho frequentato il mondo dello spettacolo fin da bambino, papà lavorava in teatro con Modugno, a cena invitava sempre qualche collega e io mi incantavo ad ascoltarli. Siamo tuttora una famiglia unita, ho tanti nipoti, ma sono l’unico che ha seguito le orme di papà. Finito il liceo classico, ho iniziato con gli spot pubblicitari. Dopo un passaggio all’università (Farmacia) ho capito che volevo recitare e sono riuscito a entrare all’Accademia Silvio D’Amico a Roma. Tre anni bellissimi».
Come sono stati gli inizi? Avete mai pensato di mollare?
Eleonora: «Ho iniziato come ballerina al Festival di Castrocaro, dove ho conosciuto Heather Parisi. Siamo diventate amiche, ci sentiamo ancora oggi. Poi, a un provino, Alberto Castagna mi selezionò per Bellissima, un programma di Mediaset. Da lì è partita la mia carriera di attrice, sono entrata nel cast di Carabinieri. Poi, però, ho lavorato anche come conduttrice. Sono poliedrica, anche se con l’arrivo dei figli mi sono fermata un po’».
Luca: «Non lascerei mai. Per me il set è sempre stato un luogo di felicità».
È vero che vi siete conosciuti sul set di Centovetrine?
Eleonora: «Per me sì! Me lo sono trovato al provino e non mi sono insospettita. Abbiamo fatto amicizia e, dopo mesi, una sera mi ha conquistata col suo polpettone. Io uscivo da una storia da dimenticare, mi sono resa conto che Luca mi dava sicurezza. E mi piaceva».
Luca: «Veramente ci eravamo già incontrati, ma lei non mi ha proprio notato! Io invece sì e, quando ho saputo che avrebbe fatto il provino per Centovetrine, mi sono fatto trovare lì. C’è voluto tanto tempo, ma alla fine l’ho conquistata».
In famiglia c’è un altro attore, vero?
Eleonora: «Sì, il nostro secondogenito, Lorenzo (11 anni). Noi gestiamo l’Accademia di teatro, arte e balletto che ha due sedi (Pistoia e Monsummano Terme) e 15 insegnanti. Io sono la direttrice, portavo Lorenzo con me. Un giorno, aveva tre anni, eravamo in sala doppiaggio e lui ci ha chiesto di provare a fare un personaggio del film La spada nella roccia».
Luca: «E l’ha fatto perfettamente! Siamo rimasti basiti. Così è diventato un piccolo doppiatore. Poi, a cinque anni, il regista Paolo Genovese l’ha voluto per il film Supereroi. Eleonora lo accompagnava sul set, ma se cercava di passargli una merendina lui diceva: “Mamma, sto lavorando!”. È sempre stato molto professionale. Ha fatto tanti altri film, e a ottobre inizierà il prossimo, che è un vero filmone, per cui è stato scelto fra 1.000 bambini. Fa sempre ruoli impegnativi».
Invece Edoardo (14 anni tra poco) non è attratto dal vostro mondo?
Eleonora: «No, lui ha un carattere molto riservato. È bravissimo nel disegno ma vuole fare il dentista, l’ha deciso a nove anni».
Luca: «Ne siamo felicissimi, un dentista in famiglia fa sempre comodo».
Non siete sposati, lo farete?
Eleonora: «Sì, Luca mi ha fatto la proposta durante una festa. Mamma però mi ha detto: “È un attore, non ci credo finché non vi vedo”. Ma io non mi preoccupo e poi l’abito da sposa l’ho già indossato tante volte per fiction. Anzi, in un paio di occasioni sono scappata dall’altare».
Luca: «Sì, ci sposeremo a luglio 2026, abbiamo scelto un periodo in cui possiamo essere entrambi liberi dai tanti impegni».
Come fate a conciliare le serie tivù, il doppiaggio e l’Accademia?
Eleonora: «Veramente c’è anche il Teatro di Monsummano Terme (Pt) di cui Luca è direttore artistico. Ma i miei ci aiutano con i con i figli, quando abbiamo bisogno».
Luca: «La verità è che, sul set de Il Paradiso delle signore mi riposo. Ma niente mi pesa. All’inizio pensavo che sarebbe stato strano vivere a Monsummano per me che sono nato a Roma. Invece non c’è posto migliore per crescere i figli. E con l’Accademia stiamo dando a tanti ragazzi di provincia la possibilità di farsi conoscere. Tutti gli uffici casting ci conoscono».
Com’è il tuo Gianlorenzo Botteri?
Eleonora: «Gianlorenzo è uno che bacia un po’ troppo! Ma io mi vendicherò nella mia prossima fiction».
Luca: «Era antipatico ma si è evoluto. Mi assomiglia nella precisione e nella galanteria».
Avete un desiderio ancora nel cassetto?
Eleonora: «Fare un film con Carlo Verdone, gliel’ho anche detto».
Luca: «Imparare a suonare uno strumento e lavorare con Sergio Castellitto».
Cosa avete insegnato ai vostri figli?
Eleonora: «Che devono aiutarsi sempre».
Luca: «E il senso del rispetto per gli altri. È fondamentale».●
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Intervista di M. G. Sozzi pubblicata su Confidenze 36/2025
Foto cover: Michele Lombardi
Ultimi commenti