A pochi giorni dall’11 maggio, Manuela Arcuri ci racconta come trascorrerà la Festa della mamma. Ma ci parla anche di Tradita, il film con cui torna da protagonista al cinema (regia di Gabriele Altobelli, nelle sale a ottobre). E nel cast c’è un giovanissimo debuttante che… le fa battere il cuore!
Torni al cinema con Tradita, una produzione internazionale. Sei felice?
«Tanto. Il film è una coproduzione italo spagnola, distribuita anche in Spagna e in Sud America. Con me ci sono Angela Molina, Giancarlo Giannini, Monica Guerritore, William Levy e Fernando Lindez».
Quando è nato Mattia (11 anni), avevi scelto tu di rallentare con il lavoro?
«Sì e non me ne pento, perché ho potuto vivere pienamente la sua infanzia. Ma anche adesso, se mi separo due giorni da lui mi manca tantissimo. Abbiamo un rapporto unico, un amore puro e infinito. Certo, con questa scelta sono uscita dai giri. Per fortuna, avevo lavorato tantissimo prima e ho un nome consolidato. Il pubblico non mi ha mai dimenticato. Anzi, soprattutto quello femminile mi ha sempre fatto arrivare il suo affetto».
Le emozioni più forti della tua vita le hai avute da mamma o come attrice?
«Da mamma. Non pensavo che la maternità potesse essere così totalizzante. Dal mio lavoro ho avuto tante gratificazioni. Ma un esserino che ti tende le braccia non ha paragoni».
Parlaci di Paz, il personaggio che interpreti in Tradita.
«È un’avvocata, una donna determinata e di sani principi che sta sempre dalla parte dei più deboli. Vive con il figlio e la madre, ma viene coinvolta, a sua insaputa, in un giro di corruzione, tradita da chi credeva amico».
Avete girato il film nelle Marche. Conoscevi già quei luoghi?
«Ci ero stata, ma mai per così tanto tempo. Abbiamo girato a Jesi, Ancona e nel Conero, posti davvero bellissimi».
Come è andata sul set? Conoscevi già qualcuno dei colleghi?
«Avevo lavorato con Giancarlo Giannini, che è un eccezionale professionista. E con Angela Molina, che interpreta mia madre. Tra noi è nata una grande simpatia, siamo diventate amiche e ci ha invitati in Spagna».
Nel cast c’è anche tuo figlio. Che effetto ti ha fatto vederlo recitare?
«Mattia è nato in questo ambiente, ha sempre avuto una vena artistica e fin da piccolo gli piaceva inventare storie e interpretarle. Infatti, ora frequenta due scuole di musical, visto che ama anche cantare e ballare. Sul set, nel ruolo del figlio di Paz da piccolo, era molto attento, non si perdeva niente. Se l’è cavata benissimo e anche il regista ha detto che è bravo. Se vorrà continuare, lo appoggerò».
Tuo marito (Giovanni Di Gianfrancesco, imprenditore edile) era d’accordo che Mattia facesse questa esperienza?
«Diciamo che si è rassegnato all’idea. Sa quanto gli piace il mio mondo, ma sa anche che per fare gli attori bisogna essere forti, il mestiere è precario. Per questo spera che crescendo decida di lavorare nel suo campo, ma ha visto la sua passione sul set e… non è molto ottimista».
Con Giovanni vi siete sposati nel 2013 a Las Vegas e nel 2022 in Italia, sul lago di Bracciano. Due matrimoni diversi?
«Totalmente. A Los Angeles eravamo da soli, volevamo sposarci segretamente. Era una cosa solo per noi. Non abbiamo registrato le nozze in Italia, valevano solo negli Stati Uniti. Nel 2022, invece, ci siamo sposati in chiesa: un matrimonio classico con Mattia che ha portato le fedi. Io consiglio a chi ha già figli, magari anche grandi, e non è sposato, di fare come noi. È una grande emozione, che si vive solo quel giorno. Io vorrei rifarlo, tornare in chiesa per il rinnovo delle promesse e sempre in abito bianco».
Mattia vi voleva marito e moglie?
«Sì. Per lui è stata una giornata meravigliosa, indimenticabile».
Sei stata molto corteggiata. Cos’aveva più degli altri Giovanni per farti capitolare?
«Mi ha colpito il suo disinteresse al “personaggio” Arcuri. Ci invitano spesso in coppia nelle trasmissioni tivù, ma non gli interessa apparire. Non ha mai ostacolato il mio lavoro ed è felice di quello che faccio. Però, lui si occupa di altro. Completamente diverso da chi mi corteggiava per finire sui giornali».
Dopo 15 anni insieme gli riconosci gli stessi pregi?
«Sì, assolutamente. Ma la convivenza ti fa scoprire anche i difetti. Lui non è per niente romantico ed è disordinatissimo. In compenso, ci fidiamo l’uno dell’altra. Quando c’è una scelta importante, anche di lavoro, chiede sempre il mio parere (e io faccio lo stesso). Capisco di essere il suo punto di riferimento, il che dà valore alla nostra unione. Siamo complici, amici, ci cerchiamo».
Come passerai la Festa della mamma?
«In famiglia, come sempre. È una festa a cui tengo moltissimo. Avremo una magnifica torta con dedica. Poi, io darò il regalo a mia mamma, Lella, e Mattia a me. Tutto semplice e affettuoso».
Come se la cava tuo figlio a scuola? Gli piace leggere?
«Leggere purtroppo non tanto, è il mio cruccio. A scuola va benino, ma non si appassiona, si distrae facilmente. Preferisce pattinare, ballare, stare con i suoi animali. Abbiamo un piccolo zoo a casa: due cani, un geco, le tartarughe, il criceto e un acquario enorme. Gli piace occuparsene e ora vorrebbe anche un porcellino d’India. Che avrà».
Chi è più tecnologico fra voi due?
«Lui! È bravissimo e pubblica i video dei suoi balletti su Tik Tok. La tecnologia è il futuro, è giusto che i ragazzi sappiano utilizzarla».
Come mamma che voto ti daresti?
«Modestia a parte, 10 e lode per l’impegno e la buona volontà. Poi, tutti sbagliamo».●
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Intervista di M.G. Sozzi pubblicata su Confidenze 19/2025
Foto copertina: Piergiorgio Pirrone
Ultimi commenti