Maria Vera Ratti: «Per la prima volta amo davvero (e in tv col commissario Ricciardi…)

News
Ascolta la storia

In tivù la rivedremo presto come fidanzata del commissario Ricciardi. Fuori dal set, l'attrice vive un momento felice: è innamorata per la prima volta!

Dal 10 novembre Maria Vera Ratti torna su Rai Uno con la terza stagione di Il commissario Ricciardi, amatissima serie giallo noir, con un cotè paranormale, ambientata negli anni Trenta (tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni). Lei interpreta Enrica Colombo, la ragazza di cui il commissario è innamorato. Un personaggio importante che, in questa stagione, avrà un nuovo sviluppo.

Cominciamo dalla fiction: che rapporto hai con la “tua” Enrica?

«Diverso rispetto agli altri personaggi che ho interpretato al cinema e in tivù. È il ruolo che mi ha veramente introdotta a questo mestiere. Infatti, sarò sempre grata ad Alessandro D’Alatri, il regista della prima stagione, che ha visto in me Enrica e mi ha scelta, nonostante io esteticamente non corrispondessi perfettamente al personaggio descritto nei libri. Enrica è una ragazza limpida e cristallina, empatica e dolce, ma allo stesso tempo determinata. Ha molti aspetti che appartengono al mio carattere, le voglio bene».

All’inizio il rapporto con Ricciardi si sviluppa nel silenzio degli sguardi da lontano. È stato difficile rendere l’idea dell’innamoramento?

«È una questione di suggestione. Basta pensare che io spesso non vedevo affatto il commissario (interpretato da Lino Guanciale, ndr), guardavo il capo elettricista che illuminava la scena e dovevo immaginarmi Ricciardi alla finestra!».

Le vicende si svolgono negli anni Trenta. Per avere una postura credibile hai riguardato i film dell’epoca?

«Sì, molti film e anche le foto delle mie nonne. Ma molto lo fanno i costumi che sono creati con una precisione e una meticolosità maniacale (compresa la biancheria intima). Sono bellissimi, ci sono anche pezzi originali d’epoca. Io ho molti indumenti e borse delle mie nonne nell’armadio. Mi piace indossarli e quando ho fatto il primo provino sono andata proprio con un vecchio cappotto della nonna. Metto anche il profumo che usava lei, un classico ancora in produzione. Devo dire però che quegli abiti non erano molto comodi, la guèpiere è fastidiosa, per non parlare del reggicalze».

Sul set che clima c’era?

«Di grande affiatamento. Questo è un progetto felice per tutti, ci si vuole bene, infatti spesso uscivamo a cena insieme e con Serena Iansiti, che interpreta Livia Lucani, la soprano mia rivale in amore, siamo anche diventate amiche».

Invece del protagonista, Lino Guanciale, che cosa ci dici?

«È una persona veramente eccezionale. Sa dare l’esempio, è corretto, preciso, sempre puntuale, ma anche simpatico. Sul set ci fa molto ridere. Anche quando qualcosa va storto resta la persona signorile che è».

Da piccola sognavi di essere la protagonista della recita scolastica?

«No, però volevo sempre essere al centro dell’attenzione. I miei mi dicevano: “Dovresti fare l’attrice”, ma non era un complimento! Io sono figlia unica, papà è assicuratore e mamma agente di commercio. Il mio sogno era di renderli orgogliosi di me».

Hai studiato in una scuola inglese. C‘è un motivo particolare?

«I miei erano riusciti a mandarmi alla scuola della Nato di Napoli. L’ho frequentata dall’asilo alla seconda media. Gli italiani erano pochissimi, a scuola non andavo benissimo, ma ho imparato perfettamente l’inglese. Sono diventata una studentessa appassionata solo quando mi sono iscritta al liceo linguistico, grazie a una professoressa che mi ha dato fiducia».

Come mai ti sei laureata (in Scienze politiche) in Olanda?

«Volevo andarmene da Napoli (anche se ora vorrei tornarci) per conoscere altri mondi. Poi, dopo la laurea, ho deciso di tentare il concorso al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, perché grazie a un corso di teatro avevo capito che recitare era la mia strada. I miei però erano disperati. Per loro, recitare poteva essere al massimo un hobby. Poi, quando mi hanno ammesso, si sono rassegnata e adesso sono felici di quello che faccio».

Hai vissuto anche un periodo a Berlino, vero?

«Sì, volevo fare l’Accademia lì, ma senza sapere una parola di tedesco! Ero sola triste e spaesata. Sono tornata a Roma».

In quanto a fidanzati sei esterofila o nazionalista?

«Nazionalista, anzi campanilista!».

In questo momento sei fidanzata?

«Sono sempre stata indipendente e mentre le mie amiche si sono tutte fidanzate molto giovani, io con gli uomini mi sentivo a disagio. Ora invece mi sento fortunata, perché per la prima volta mi sono veramente innamorata, e penso che sia bello così. È una storia abbastanza recente».

Vuoi dirci qualcosa di più?

«Lui si chiama Edoardo e lavora nel cinema, ma non dico altro. Ho capito una cosa, però: l’amore è impossibile da capire. È imprevedibile e inafferrabile e fa sempre di testa sua».

Cosa ti colpisce di più in un ragazzo?

«Per me è importante che abbia gli occhi buoni e la faccia deve ispirarmi simpatia».

Hai avuto subito ruoli importanti. Ti dici che sei brava, fortunata o selettiva?

«Fortunata, ma so che ho scelto questo lavoro perché per me è vita».

Prossimamente ti vedremo, sempre su Rai Uno, in una nuova serie di cui sei la protagonista: “Roberta Valente. Notaio in Sorrento”. Sei orgogliosa di te?

«Molto, ma cerco di non pensarci troppo. Abbiamo girato a Sorrento e anche qui in questa serie ci saranno indagini poliziesche. Roberta è una perfezionista, un po’ antipatica, spigolosa, sempre arrabbiata con la vita. È molto divertente. Per interpretarla ho dovuto imbruttirmi, ma non mi dispiace, imbruttirsi è liberatorio. Mi preoccupo di più quando devo fare la bella».

Con te, nella parte del tuo compagno, c’è Alessio Lapice. Vi conoscevate?

«Non di persona, ma Alessio è molto simpatico e ironico, ci siamo dati una mano a vicenda».

Cosa preferisci fare quando non lavori, hai delle passioni?

«Mi piace viaggiare e scio piuttosto bene, ma amo anche stare a casa da sola. Mi metto a letto e guardo le vecchie puntate del reality sulle sorelle Kardashian. Sarà ridicolo, ma mi rilassa, spegne il cervello! E poi leggo».

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

«Un ruolo dark al cinema e poi vorrei essere più costante con la palestra».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Intervista di M.G. Sozzi, pubblicata su Confidenze 45/2025

Foto cover: Francesco Guarnieri/@phrancescoguarnieri. Mua/hs: Klaudia Martini/@martini.hair.makeup

Confidenze