Sei stata la regina della pop dance, negli anni ‘80 e nei ‘90. Che qualità servono per mantenere l’affetto del pubblico?
«Saper dire di no, non accettare cose che non senti tue. Io ho sempre fatto così».
Molti rimpiangono la spensieratezza degli anni ’80, sei tra questi?
«No, oggi sarebbe impossibile rivivere quello spirito, i social hanno modificato le nostre vite e il mondo è cambiato. La tecnologia non è di per sé negativa, ma ha reso i ragazzi molto più sessualizzati, facilitando l’accesso al porno. Gli adolescenti ora sono spesso problematici, bruciano le tappe. Per me, poi, gli anni ’80 sono stati spensierati solo all’inizio, quando ero una ragazzina e con un braccialetto di perline mi sentivo felice. Poi nel 1987, è iniziata la mia carriera, avevo 17 anni, ho sono entrata in una vita da adulta e non ero né spensierata né felice».
Cos’è la musica per te?
«Qualcosa che ti porta in una dimensione magica, è emozione e libertà».
A tuo figlio è piaciuto Bollente?
«Sì, Luca (21 anni) sa che è un brano commerciale, non è il genere che ascolta di solito. Lui ha una cultura musicale pazzesca, che spazia dalla classica al rock».
Anche tu sei un’esperta, ti abbiamo visto agguerrita nei quiz musicali come Name That Tune o Sarabanda Celebrity, riconosci un brano dopo poche note!
«È vero sono ferratissima e mi diverto a partecipare, ma quello è il mio mondo. Una volta ero in macchina con Plastic Bertrand, il cantante francese e mi sono messa a cantare un suo vecchio brano, lui diceva che non era suo! Ho dovuto cercarlo nel web, lui non se la ricordava e io sapevo tutte le parole».
Questi programmi fanno uscire il tuo spirito competitivo?
«Sì, non capisco chi dice che l‘importante è partecipare. A me piace vincere, sono super competitiva anche se gioco a carte. Gli amici lo sanno, se perdo mi arrabbio e butto tutto all’aria. Ma sono in gara soprattutto con me stessa, è la mia spinta a migliorarmi sempre».
L’estate scorsa, hai scoperto di avere un nodulo maligno al seno. Come hai vissuto quei momenti?
«Stavo preparando la partenza per gli Usa per lavoro e intanto aspettavo il responso di una mammografia. Improvvisamente la vita ti cambia. Il chirurgo mi ha detto di partire, l’intervento sarebbe stato il 18 settembre perché prima avevo diversi esami da fare, compresa la scintigrafia che mi terrorizzava, per quello che poteva essere il risultato. Sono partita con mio figlio. Sono stati momenti tremendi, in balia delle emozioni. Pensavo: “È un incubo, ora mi sveglio”, ma era la realtà. Ho cercato un senso a tutto questo e l’ho trovato nella condivisione. Potevo tacere, nessuno l’avrebbe saputo. Ma ho voluto raccontarlo attraverso i social, per spingere le donne a non trascurarsi e a fare i controlli. Per fortuna faccio la mammografia tutti gli anni e ho scoperto il tumore in tempo, mentre era ancora piccolo. Ho pianto tanto, ma ho voluto affrontare la malattia con forza e coraggio. Ora tantissime le donne mi scrivono e mi raccontano la loro storia, condividere le esperienze è utile e conforta. Bisogna sapere che oggi il 90% dei casi se preso in tempo si risolve. Per favore, fate i controlli».
Tuo marito (Enrico Monti, imprenditore tessile) come ha reagito?
«Lui è sempre stato positivo, mi rassicurava. Mio figlio invece ha avuto uno shock pazzesco. Ma non ha smesso di studiare e l’anno prossimo si laurea».
Le tue priorità sono cambiate?
«Un po’ sì, ancora devo elaborare. Ma anche quando il peggio è passato, hai le terapie, le pastiglie, i dolori. Io gli effetti collaterali li ho avuti tutti! Fortunatamente sono sempre stata sportiva e riesco a fare palestra, che aiuta tanto. Infatti, tutti gli oncologi raccomandano di fare movimento. Poi ognuno ha una storia diversa, io non ho voluto fermarmi e prendo anche 12 aerei a settimana».
Sei sempre stata fiera del tuo corpo, hai avuto paura che potesse cambiare?
«Zero, io avevo paura della malattia, non del cambiamento, pensavo solo a salvarmi. Anche quando ero rimasta incinta e avevo preso tantissimi chili non m‘importava, mio figlio contava più del mio aspetto».
Oggi ti senti più fragile o sei la leonessa di prima?
«Né fragile, né leonessa, ma ho un carattere combattivo. Sono motivata, di rado mi abbatto e detesto chi si piange addosso. Non mi percepisco come forte, ma come coraggiosa».
Farai le vacanze?
«Qualche giorno in barca con gli amici, amo il mare. Poi a settembre sarò impegnata con una serie di concerti in Francia».
Che sentimento domina la tua estate?
«Mi sento stressatissima, ma meglio stressata che spaventata come l’anno scorso!». ●
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Intervista di M.G. Sozzi pubblicata su Confidenze 34/2025
Foto cover: Piergiorgio Pirrone
Ultimi commenti