Samira Lui: «La felicità? Amore, cibo salato e bella musica»

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È un periodo d’oro per la showgirl che affianca ogni sera Gerry Scotti in tivù, è innamoratissima del fidanzato e ha tanti progetti. Professionali e sentimentali

La ruota della fortuna, con la sua formula nuova e ricca, è il programma rivelazione di questa stagione, con una media di 3 milioni e 600.000 spettatori a puntata. A fianco di Gerry Scotti, c’è, ancora una volta, Samira Lui, con la sua bellezza e il suo garbo. Ecco cosa ci ha raccontato.

Che effetto ti fa tanto successo?

«Siamo tutti entusiasti. La squadra è la stessa dell’anno scorso, ma abbiamo cambiato fascia oraria, e ora lo studio è enorme, con la band dal vivo. L’atmosfera è scintillante».

Com’è il tuo rapporto con Gerry Scotti?

«Con lui mi sono trovata benissimo fin dalla prima puntata, lo scorso anno. Tra noi c’è stato un feeling immediato. Ci prendiamo tanto in giro, in scena e soprattutto dietro le quinte. Ci accomuna l’autoironia».

Mamma cosa dice dei tuoi traguardi?

«Mi ha sempre spinta a seguire i miei sogni, fin da bambina, pur facendomi tenere i piedi per terra. Diceva che la priorità era lo studio. Oggi lei è felicissima per me. Già da piccola avevo la passione per il palco».

Lei di cosa si occupa?

«È sempre stata attiva nel sociale. Prima di avere me, è stata tre anni in Burundi come infermiera in un ospedale infantile. Quando è tornata in Italia aveva nostalgia, per questo frequentava associazioni di africani in Italia. È così che ha conosciuto mio padre, senegalese. Poi, ha sempre lavorato per una cooperativa che si occupa di disabili. Anch’io ci ho fatto esperienza, tra i 16 e i 19 anni, mi occupavo di assistenza ai ragazzi con sindrome di Down. Per me è stato un periodo bellissimo, che mi ha fatto crescere. In un momento come l’adolescenza, in cui siamo tutti un po’ sciocchi, mi ha fatto capire i veri valori della vita».

Torniamo all’infanzia, che bambina eri?

«Quella di cui le maestre dicono: “È brava, ma non si applica”. Andavo discretamente bene, il problema era che chiacchieravo tanto. Mi è sempre piaciuto avere l’ultima parola, non ho mai avuto paura di nessuno. Mia mamma si raccomandava di non essere indisponente, teneva all’educazione. Eravamo io e lei. Mio padre non l’ho mai conosciuto. Sono cresciuta a Laibacco, in provincia di Udine. Mia madre lavorava e dopo la scuola andavo dai nonni. Amavo la campagna, mi ha insegnato l’etica del lavoro e del sacrificio. Nonno alle sei del mattino già lavorava la terra. Stavo molto con lui, mi faceva guidare il trattore. Ora nonna Caterina e nonno Rino non ci sono più. Il mio dispiacere più grande è che non mi possano vedere. Erano fan di Gerry!».

È vero che cantavi in un coro?

«Sì, dai cinque ai 13 anni sono stata nel Coro delle voci bianche del Friuli Venezia Giulia. Mi ha insegnato a stare sul palcoscenico e con il coro sono stata all’estero, in tanti Paesi. Quando avevo sei anni abbiamo cantato a Buona Domenica, la mia prima volta in tivù! Ho ancora la foto insieme a Orietta Berti».

Che rapporto hai ora con tua madre?

«Fortissimo, siamo io e lei, lei e io. Mia mamma c’è sempre stata, non mi ha mai fatto mancare niente, ero felice anche con poco. Ha fatto tanti sacrifici per permettermi di andare a lezione di danza e di canto, ma non dà importanza ai soldi, potrebbe vivere di niente. Per me farle un regalo è la felicità, perché non chiede mai nulla. Mi ha insegnato a vedere il bene in tutto, per questo mi manca un po’ di cattiveria (ride, ndr). Ne vorrei un pochino!».

Hai sofferto per il fatto che tuo padre non si è mai occupato di te?

«No, forse mi sarebbe mancato se lo avessi conosciuto e poi se ne fosse andato. Ma per me la sua assenza era la normalità e mia mamma ha sopperito a tutto. Poi ho una bella famiglia, gli zii e quattro cugini fantastici».

Da chi hai preso la bellezza?

«In famiglia siamo tutti belli, io sono l’unica che non ha gli occhi chiari».

Chi ha avuto l’idea di iscriverti a Miss Italia nel 2017?

«Mia mamma, naturalmente! Avevo 18 anni, mi ero diplomata e facevo già un po’ la modella per guadagnare qualcosa. Ero dubbiosa, ma è stata una bella esperienza e mi ha dato l’opportunità di farmi conoscere. Sono arrivata terza su 283 bellissime ragazze».

Parliamo d’amore, come hai conosciuto Luigi Punzo, il tuo fidanzato?

«È successo sette anni fa, avevo 20 anni. Facevo una settimana a Formentera e l’ho conosciuto lì, dove lavorava come organizzatore di eventi. Quando stavo per fare la valigia, mi ha detto: “Non vorrai mica andare via?”. Così una settimana è diventata una stagione. Dopo un po’ di giorni, mia mamma vedendo che non tornavo si è insospettita e ha preso un aereo. Luigi le è piaciuto e da allora vanno d’accordissimo».

Com’è Luigi?

«È speciale, un ragazzo d’oro, pensa sempre al mio bene. Siamo cresciuti insieme e ci confrontiamo su tutto. Lui è un po’ più grande e mi dà consigli. L’estate la passa tutta a Formentera, dove c’è il suo lavoro, io lo raggiungo quando posso, quest’anno è più difficile. Ma finita la stagione torna e conviviamo, a Milano. Saperlo lontano un po’ mi pesa».

Con tua suocera vai d’accordo?

«Lei è la numero uno! Una gran donna, una bellissima persona, molto affettuosa. È napoletana, mi fa mangiare cose buonissime e ha insegnato a cucinare anche a Luigi».

Avete progetti per l’immediato futuro?

«No, ora ci concentriamo sul lavoro. Però, abbiamo progetti a lungo termine».

Cosa sogni per il tuo futuro?

«Di condurre un programma tutto mio».

Di cosa è fatta la tua felicità?

«Delle persone a cui voglio bene, di cibo salato e di bella musica. Amo Battisti e Battiato, poi Irama e Serena Brancale, che diva!».

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Intervista di M. G. Sozzi pubblicata sul n 32 di Confidenze 2025

Foto cover: Francesco Di Biase
Abito: Parosh / Costumista: Loretta Bottioni / Gioielli: de Liguoro / Trucco: Alessia Ratclif / Parrucco: Giovanna Angarola

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