Stefania Orlando: «È arrivata l’età della sicurezza»

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Sarà lei la nuova opinionista del Gf Vip? La conduttrice non lo sa, ma sente di poter dare ancora molto sul lavoro. Mentre in amore… ha ritrovato la serenità

È tornato l’amore nella vita di Stefania Orlando. Nel frattempo, però, la conduttrice si aspetta anche nuove soddisfazioni professionali, come ci racconta.

Con quale colore dipingeresti questo momento della tua vita?

«Con il blu, perché vivo una fase rassicurante: è arrivata l’età della consapevolezza e delle certezze. Ora mi sento una donna risolta, non ho più bisogno di conferme esterne. So che sono capace, ma conosco anche i miei limiti e li accetto».

Ti abbiamo vista al Grande Fratello Vip. Com’è stato tornare nella Casa?

«Interessante. La prima volta che ho partecipato (nel 2020/21), avevo vissuto il Gf come un incontro fra generazioni. Mentre quest’anno è stato uno scontro generazionale. C’era poco rispetto. Però, mi è piaciuto mettermi alla prova a 58 anni».

Ti sei fatta nuovi amici?

«Sì. Amanda Lecciso, Luca Calvani e Helena Prestes. Pensavo di resistere poco, invece sono rimasta tre mesi. Mentre la prima esperienza è durata sei mesi e sono arrivata in finale».

Com’è uscire dopo tanto tempo dalla casa del Grande Fratello?

«Straniante. Dentro non hai responsabilità, vivi in una bolla. Ma quando esci devi ricominciare a risolvere i problemi e non è facile riprendere subito in mano la vita».

Cosa ti era mancato del mondo esterno?

«La mia cagnolina, Margot, che temevo che si sentisse abbandonata. Era cieca e anziana, abituata a stare sempre con me. Se n’è andata due anni fa (ne aveva 19) e adesso non mi manca un cane, mi manca lei!».

Si dice che sarai l’opinionista della prossima edizione del Gf. È vero?

«L’ho letto anch’io. Posso solo dire che, nel caso, sarei felicissima. E aggiungo che mi sento molto adatta al ruolo».

Intanto, durante l’estate tornerai a cantare?

«Ogni tanto mi esibisco agli eventi. Ma da quando è finito il mio matrimonio con Simone (Gianlorenzi, musicista, ndr) non ho più la mia band ed è tutto più difficile».

Ti sarebbe piaciuto fare la cantante? Era il tuo sogno da bambina?

«In realtà, quando ero piccola sognavo di diventare veterinaria. Già da bambina raccoglievo i gatti randagi e li portavo nel nostro giardino. Poi, a 16 anni papà ha voluto che frequentassi una scuola di portamento perché ero alta e magra e per nascondere il seno e mi ingobbivo. A 18 ho deciso di andare a vivere da sola. I miei erano contrari, ma ho trovato lavoro in un’agenzia immobiliare, dove sono rimasta sei anni. Un giorno è entrato un dirigente di Mediaset che cercava casa, mi ha proposto di fare un provino e così ho iniziato a lavorare per la televisione».

La passione per la musica te l’ha trasmessa papà?

«Sì. A casa lui suonava e io cantavo. Era molto divertente e mi piaceva».

Tuo padre, Pietro, è stato magistrato e prof universitario. Che rapporto avete?

«Quando ero giovane era contrastato: non mi lasciava uscire e litigavamo. Ora sono davvero orgogliosa di lui. A quasi 91 anni ha una vitalità invidiabile, è sempre pieno di progetti, ha mantenuto la curiosità, si interessa di tutto».

Da tua madre, Annamaria, hai preso l’aspetto fisico?

«Sì, ho gli stessi lineamenti, ma io sono più chiara. È stata una donna di grande classe. Non sopportava il mio modo di vestire eccentrico, da sorcina (sono ancora una grande fan di Renato Zero). Ero completamente diversa dalle figlie delle sue amiche, in kilt e camicetta bianca».

Sognavi un matrimonio per sempre, come quello dei tuoi genitori?

«No, perché loro litigavano tanto. Mamma ha dovuto sopportare molto, rinunciare al suo lavoro e io le dicevo di separarsi. Invece, oggi li vedo ancora insieme, mano nella mano dopo 62 anni di matrimonio, con lei attaccata allo scoglio come una cozza».

Quando, due anni fa, è finito il tuo matrimonio con Simone ai tuoi è spiaciuto?

«Molto. Per loro era come un figlio e lo stesso ero io per i suoi genitori».

Cosa non ha funzionato tra di voi?

«Ho capito che nella vita tutto si trasforma e che anche in un grande amore la passione può svanire e diventare affetto. Bisogna accettarlo, io l’ho fatto. Amare è anche lasciare andare. E mai come oggi questo messaggio è fondamentale».

Ora, però, hai un nuovo compagno!

«Sì, una storia iniziata l’anno scorso che poi si è interrotta. Ma dopo una lunga pausa di riflessione io e Marco (Zechini, avvocato, ndr) ci siamo ritrovati».

Dove l’avevi conosciuto?

«Al compleanno di una collega ed era scattato subito il colpo di fulmine.»

In amore credi ai ritorni?

«Sì, infatti sono ancora con Marco. Avevo bisogno di ritrovare il mio equilibrio, ma poi ho capito che lui mi mancava».

Non dimostri i tuoi 58 anni. Hai un segreto?

«Rispetto alla generazione precedente, oggi tutte le donne sembrano più giovani. Io da piccola ero inappetente e un po’ lo sono ancora. In più, ho la fortuna di avere un fisico longilineo e il metabolismo accelerato. Però, ogni tanto ho un filo di pancetta. Per rimediare, ogni giorno faccio una camminata veloce di 45 minuti. Bevo tanto. Ed evito gli zuccheri. Ma la regola principale è lasciare andare, non rimuginare: se stai bene dentro si vede. Sei più bella e piacersi è importante. Non c’è niente di male a regalarsi qualche punturina rivitalizzante. C’è chi a 50 anni appende il sex appeal al chiodo. ma io penso che sia meglio non farlo mai».

Se ti guardi indietro cosa ti dici?

«Nel lavoro ho fatto più di quel che immaginavo. Ma posso dare ancora tanto».●

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Intervista di M. G Sozzi pubblicata su Confidenze n 24/2025

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