Destini Incrociati: dietro il mito Madonna

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Da un format radiotivù di culto alle pagine di Confidenze. Sul n 21 l'incontro magico tra la regina del pop e una stilista visionaria

«Le persone non sanno ancora quanto io sia brava, ma lo scopriranno presto. Ho progettato di diventare una delle star più grandi di questo secolo». Madonna lo diceva nel 1983 e la cosa stupefacente è che ci è riuscita. Oggi, a 56 anni, non è solo la cantante che ha venduto di più nella storia, resta anche un’artista della provocazione, abilissima nel lanciare sassi contro i pregiudizi. È di pochi giorni fa la foto che ha postato su Instagram con due ragazzi, un musulmano e un ebreo, che si baciano, accompagnata dal messaggio: “Questa immagine è 100% amore”. Un messaggio di pace che, in un colpo solo, abbatte il tabù dell’omofobia e quello del conflitto arabo-israeliano.

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Che cosa c’è dietro il suo intuito? Volontà di ferro sì, ma molte persone hanno contribuito alla sua leggenda. Nel n. 21 di Confidenze ne scopriamo una. Una donna talentuosa e di carattere, che ha incrociato il suo destino con quello di Madonna, dandole una spinta decisiva.

Sono gli anni Ottanta, New York è una metropoli ricca di fermenti creativi: Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Elio Fiorucci, tanti artisti si incontrano qui, mixando competenze che vanno dalla pittura alla moda, dai graffiti alla fotografia. Tra loro, c’è una giovanissima che viene dalla provincia americana, che ha talento e non teme niente. Una sera Madonna incontra lo sguardo di Maripol Fauque: stylist, creatrice di bijoux e di look, Maripol è tra le prime a intuire che Louise Veronica Ciccone non è una come tante. Sarà lei a inventare il look un po’ folle, calze a rete strappate, crocifissi e orecchini di gomma, che porta la cantante al trionfo, con l’album Like a Virgin, nel 1984.

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Quello che trovo più affascinante in questa storia, che non conoscevo, è che Maripol è stata più che la creatrice di un look. È stata una donna che ha saputo dare fiducia alla giovane Madonna di allora. Che l’ha guardata, incoraggiandola a essere se stessa. Con la stessa fiducia che avrebbe potuto darle una madre. Persone così, che ci danno un aiuto, spingendoci a proseguire sulla strada che è già nostra le incontriamo tutti, nella vita. E sono, ogni volta, incontri magici. Come quelli di due stelle che si avvicinano, scambiandosi luce e calore, per poi proseguire, ognuna nella sua orbita.

Voi cosa ne pensate, avete avuto incontri di questo tipo?

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