Sogni virtuali e reali

Sogni
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Le storie vere di questo numero di Confidenze, sono dedicate ai sogni, un filo rosso che ci accompagna nella vita e ci porta prendere decisioni inaspettate, intraprendere scelte coraggiose, ma a volte invece si ingarbuglia lasciandoci nel limbo delle possibilità e dei desideri mai realizzati.

Tra le tante vicende raccontate, quella di Neema, protagonista della storia vera Moena raccolta da Roberto Moliterni, ci fa capire di più anche quale arma a doppio taglio siano i sogni, capaci di trasformarsi in una fuga dalla realtà e di impadronirsi di quest’ultima. Neema è una ragazza africana che viene in Italia per conoscere Davide, l’uomo con cui intrattiene una relazione virtuale da oltre un anno, che ha sempre e solo visto in fotografia e che le ha promesso una volta atterrata a Malpensa di portarla a vedere la neve.

Anche Davide a suo modo insegue un sogno che è quello di apparire a Neema diverso da com’è nella realtà, non il ragazzo insicuro di sé e impacciato con le donne, ma un uomo spigliato e con una vita appagante, lontana da quella di avvocato sottopagato di periferia. Ed ecco allora che le relazioni virtuali  offrono a entrambi la fuga dalla realtà su un piatto d’argento.

Di persone come Neema e Davide è pieno il mondo e gli incontri virtuali piacciono proprio perché come dice Davide “Su Intenet potevo essere quello che non ero mai stato. Per una volta potevo essere sicuro di me stesso”.

Sempre più italiani infatti si sentono più a loro agio nelle relazioni virtuali che non in quelle reali e prediligono conoscere e incontrare persone on line, anche grazie alla quantità di app per il dating on line disponibili. Lo rileva una ricerca resa nota proprio in questi giorni da Karspersky, la società specializzata nelle soluzioni di sicurezza per i PC.

Più di un terzo (32,5%) degli italiani coinvolti nel sondaggio dichiara di sentirsi più estroverso e sicuro di sé on line rispetto a quando incontra le persone dal vivo.

Per il 28,9% è più facile costruire nuove amicizie on line o sui social media; un quinto (19,5%) poi ritiene che il legame emotivo che ha con le persone nel mondo digitale sia addirittura più forte di quello che ha con le persone nel mondo reale.

Questa impennata delle relazioni online, però non toglie il senso di solitudine. La ricerca ha rivelato infatti che la metà (50,7%) delle persone che abitualmente usa i social media o i forum online soffre di solitudine pur passando online almeno cinque ore al giorno.

L’altro aspetto importante da tenere in considerazione è il pericolo nascosto dietro queste relazioni digitali. Le applicazioni più popolari per il dating online, infatti, possono trasformarsi facilmente in esche per ingannare gli utenti o mettere in pericolo la sicurezza digitale delle persone.

È importante prendere in considerazione il fatto che le persone che incontriamo on line potrebbero non essere esattamente chi dicono di essere” dicono gli esperti di Kaspersky che raccomandano a tutti gli utenti di essere vigili, di tenere per sé informazioni sensibili e di non condividere in alcun caso dati finanziari e personali”.

Sul tema si è espressa anche  Marvi Santamaria, autrice del blog del blog Match and The City ed esperta di relazioni online .“Ascoltando la mia community ho riscontrato dei timori legati più all’identità delle persone oltre lo schermo che non alla sicurezza del mezzo utilizzato. Una paura costante sulle dating app ad esempio è quella di chattare con profili fake (nome e foto falsi) o che mentono rispetto alla loro situazione sentimentale (persone già impegnate che lo nascondono). Per questo le persone veterane delle dating app hanno imparato a essere guardinghe e a studiare maggiormente i profili con cui interagiscono per sincerarsi della loro autenticità”.

Insomma quando si cerca l’amore on line o si intrattengono relazioni digitali è importante prima verificare che il sito di dating sia attendibile, magari provando a verificarne la reputazione su Internet o valutando il feedback di utenti ed esperti, poi è bene non installare app che provengono da fonti poco attendibili, e bloccare il download di programmi da fonti sconosciute direttamente nelle impostazioni del proprio smartphone.

Per tutto il resto, dove la tecnologia non arriva, serve il cuore e anche un pizzico di fortuna.

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