Cosa ne pensi?


Cognome materno ai figli, sei d'accordo?

Loading ... Loading ...

La Corte Costituzionale con l’ordinanza dell’11 febbraio (ordinanza n. 18 del 2021) ha deciso di rimettere in discussione la legittimità costituzionale dell’articolo di legge (art. 262 Codice Civile) che impone ai figli nati al di fuori del matrimonio l’acquisizione del cognome paterno, anziché dei cognomi di entrambi i genitori, in mancanza di diverso accordo tra i due.

In sostanza questo si tradurrebbe nella possibilità, anche per le coppie non sposate, di dare al nascituro il cognome materno e non solo quello del padre come avviene oggi.

Se all’interno del matrimonio questo diritto sussiste già dal 2016 (quando la Corte Costituzionale si pronunciò in merito, dando il via libera la cognome materno per chi ne faceva richiesta) lo stesso non succede ore alle tante coppie conviventi che mettono al mondo un figlio.

È stato il Tribunale di Bolzano a sollevare la questione nell’ambito di un ricorso presentato al fine di ottenere la rettificazione dell’atto di nascita di una bambina, a cui i genitori, non uniti in matrimonio, avevano concordemente voluto attribuire il solo cognome materno.

Il Tribunale di Bolzano si è riferito proprio all’art. 162 del codice Civile che recita la seguente formula: “Il figlio naturale assume il cognome del genitore che per primo lo ha riconosciuto. Se il riconoscimento è stato effettuato contemporaneamente da entrambi i genitori il figlio naturale assume il cognome del padre” .

La Corte Costituzionale ha fatto un passo in più chiedendosi se sia costituzionalmente legittimo o se non lo sia assegnare al figlio naturale l’unico cognome paterno. La prevalenza del cognome del padre, infatti, in caso di disaccordo tra i genitori mette in discussione il principio costituzionale di parità tra uomo e donna. E per questo va ridiscussa.

Nel motivare l’ordinanza i giudici hanno ribadito che l’attuale meccanismo “è retaggio di una concezione patriarcale della famiglia” e di “una tramontata potestà maritale, non più coerente con i principi dell’ordinamento e con il valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna”.

Se dovesse passare la linea, si aprirebbe davvero una rivoluzione anche nel diritto di famiglia e verrebbe abbattuta una consuetudine che da sempre vede il nostro ordinamento assegnare prima il cognome paterno a quello materno (forse in virtù del principio che mater semper certa est…?). Per questo vi chiediamo: Cognome materno ai figli. Sei d’accordo?

Commenti

Commenta anche tu!

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Confidenze