Vorrei che i sogni fossero come i film

Sogni
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A volte si interrompono all'improvviso e non saprò mai come diavolo sarebbero andati a finire. Ecco perché i miei sogni li vorrei in versione cinema

Sono in giro per le vie del centro e mi accorgo di essere completamente nuda. In alcuni momenti provo un imbarazzo pazzesco, vorrei scomparire e mi domando come possa essere uscita di casa senza nulla addosso. In altri, mi dico che posso fregarmene, tanto nessuno mi noterà. Poi, penso che è impossibile passare inosservata e muoio talmente dalla vergogna che… tac! All’improvviso finalmente mi sveglio.

Secondo la psicologa intervistata nell’articolo Cosa dicono i tuoi sogni? (su Confidenze in edicola adesso) ritrovarsi biotta in mezzo alla folla durante il sonno esprime un desiderio di autenticità e la necessità di essere se stesse. Insomma, è un segnale positivo e meno male. Perché mentre sono ancora tra le braccia di Morfeo me lo vivo come un vero incubo.

Lo stesso succede quando cerco di digitare un numero di telefono e verso la fine lo sbaglio sempre. In questo caso, però, mentre l’ansia continua a salire io continuo a dormire (ovviamente malissimo). Così, alla mattina mi alzo stanca morta, come se avessi partecipato a una maratona tutta in salita. Ma una volta desta, come il 56% degli italiani dai 20 ai 40 anni (anche se ne ho 55), sono  abbastanza incuriosita dal significato di ciò che è passato per la mia testa durante la notte.

Dico abbastanza perché quello che mi piacerebbe di più, sarebbe poter recuperare i sogni per dar loro una fine, tipo i film. Per esempio, una mattina avrei voluto proprio sapere come erano arrivate le nostre scarpe davanti alla prua della barca su cui stavamo navigando, quando la logica della vita reale le avrebbe volute nella scia. Peccato che il suono della sveglia ha interrotto la spiegazione del marinaio onirico e ancora oggi quel fatto rimane un mistero.

Se si fosse trattato di una serie tivù, per ottenere delucidazioni mi sarebbe bastato aspettare la puntata successiva. Ma trattandosi di un sogno, per lunghe ore mi sono ritrovata a pensare intensamente a cosa diavolo poteva essere successo. Quindi mi chiedo: è più importante il significato dei sogni o quello che ti lasciano nella prima parte della giornata?

La domanda (almeno per me) ha un senso. Una cosa che a me capita abbastanza spesso alla mattina, infatti, è entrare nella doccia con uno stato d’animo di cui non capisco l’origine. Magari sono di cattivo umore senza un apparente motivo. Ma poi, sotto il getto dell’acqua, mi viene un flash di un brutto sogno e mi accorgo che è stato lui a lasciare subdoli strascichi. Per fortuna, però, mi succede anche il contrario: di svegliarmi garrula e scoprire, sempre in doccia, che l’ottimo umore è il risultato di  una notte oniricamente perfetta.

Ma la vera pacchia è quando, al posto della sveglia, mi riporta alla realtà una mia fragorosa risata. Giuro che è vero (chiedetelo a chi dorme accanto a me): ci sono volte in cui sogno qualcosa di talmente divertente che me la rido della grossa. Faccio un baccano peggio del clacson di un automobilista inferocito che mi strappa dal sonno. Eppure, appena metto i piedi giù dal letto sono in preda all’allegria più contagiosa. Mica male, no?

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