Aiuto… ho ritrovato il mio ex su Facebook

Cuore
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Il fascino dei social sta anche nel potere che hanno di farci riallacciare relazioni che credevamo esaurite, ne parliamo su Confidenze

Alzi la mano chi di voi non è mai stato tentato di cercare su Facebook qualche ex fidanzato inviandogli una richiesta d’amicizia, giusto per vedere com’ è diventato e che faccia hanno eventuale moglie e figli?

Poi magari all’ultimo momento ha rinunciato per paura di un rifiuto, o perchè si vergognava. Ma di certo Facebook è diventato uno straordinario strumento per tenere sotto controllo le vite degli altri (o almeno di quanti si vogliono esporre a un controllo).

E d’altronde, il libro della facce, (questa è la traduzione letterale della parola Facebook) non era stato creato apposta per tenere in contatto studenti ed ex studenti dell’Università di Harvard, e consentire così di ritrovare vecchi amori e amicizie? Sono passati quattordici anni da quel fatidico 2004 e da allora il social network si è espanso al punto tale che oggi sono 2 miliardi gli iscritti nel mondo (e se si calcola anche WhatsApp e Instagram salgono a 5 miliardi).

Solo in Italia 25 milioni di persone si collegano abitualmente tutti i giorni per restare in contatto con amici e parenti, un numero pari a quasi la metà della nostra popolazione.

La nostra stessa community nata attorno alla pagina Facebook di Confidenze tra amiche ne è un esempio lampante. Persone di città lontane, con esperienze personali diverse si sono ritrovate attorno a un interesse comune: leggere Confidenze. E ne sono nate amicizie autentiche.

Ma come comportarsi se un giorno sbuca un fantasma dal passato e sulla vostra fatidica bacheca compare il messaggio di un ex che non sentite più da una vita e che vi chiede l’amicizia?

A me è capitato e la cosa mi ha generato un leggero imbarazzo. Era trent’anni che non lo vedevo e non lo sentivo più, dalla foto era irriconoscibile, solo il nome mi diceva qualcosa.

Che faccio mi sono detta? Ignorare l’invito facendo finta di non ricordarsi di lui? (Una scelta poco elegante e adatta solo a chi vanta un curriculum sentimentale così cospicuo da potersi permettere il lusso di dimenticarsi il nome di qualcuno).

Concedergli l’amicizia, ma senza inviare un messaggio di saluto (come dire: ok, ti ho riconosciuto, ma non ho voglia di parlare con te), oppure accoglierlo a braccia aperte (sulla propria bacheca, s’intende)? E se poi si mette a sbirciare tra le mie (poche) foto pubblicate sul profilo? Non ho voglia che uno sconosciuto entri nella mia vita come una schiacciasassi, è come se un estraneo si presentasse all’improvviso alla porta di casa, senza essere stato invitato e cominciasse a girare per le stanze, con voi dietro a scusarvi per il disordine…Eh no, non ci sto.

Così alla fine ho fatto finta di niente, non ho risposto al suo invito, anche se mi ricordavo benissimo chi era e non ho un curriculum sentimentale di ex così affollato, ma perché da persona realista, non credo ai fuochi di paglia alimentati tramite social.

Che sia invece un fuoco di paglia o meno quello raccontato da Giuseppe Rudisi nella storia vera Quella foto su Facebook, che trovate su Confidenze, lo lascio giudicare a voi. Qui si parla di un uomo che dopo venticinque anni riceve un’inaspettata richiesta di amicizia dalla ex fidanzata che lo aveva lasciato senza dare grandi spiegazioni.

In lui si rimettono in moto sentimenti, ricordi e aspettative deluse, e la vicenda non manca di generare anche qualche sorpresa.

Vi invito a leggere la storia e soprattutto il commento di Paolo Crepet, psichiatra, sul valore dei contatti acquisiti nei social network.

 

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