Dite sempre la verità?

Cuore
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Qualcuno giura di sì. Ma facendolo, già mente. Perché una vita senza bugie non esiste

«Ah, io sono una che dice sempre quello che pensa, anche a costo di rimetterci». Quante volte ho sentito questa frase, che reputo la prova lampante della disonestà di chi la pronuncia? Credo, infatti, che non esista nessuno così idiota da non mentire mai. Eppure, tra i miei valori la verità (ne parlano Don Luigi e Maria Rita Parsi su Confidenze in edicola adesso) occupa un posto di riguardo.

Di balle nella mia vita ne ho sparate tante. Dalle più classiche e innocue che fanno solo del bene tipo: «Grazie per la cena, era tutto buonissimo» nonostante un’idrovora come me non abbia accettato il bis. Oppure: «Ma certo che ti richiamerà» quando l’uccel di bosco l’ho incontrato la sera prima in giro svenevole e vergognosamente felice con un’altra.

Ne ho dette anche di più importanti. Ma visto che qui si entra nella sfera dei sentimenti preferisco che rimanga privatissima, anche perché in alcuni casi non ricordo neanche più la versione che ho dato. Comunque sia, mi autogiustifico, convinta che mentire faccia parte dell’amore (per essere più precise, della fine dell’amore) e sfido chiunque a giurare sulla propria testa che in questo campo non l’ha mai fatto.

Quando parlo di verità come valore, quindi, intendo la limpidezza d’animo e di intenti. Sin da piccola odiavo i film di spionaggio in cui non capivo mai chi era il buono e chi il cattivo. Mi mettevano (e mi mettono ancora oggi) un’ansia allucinante. Per quanto sia possibile conoscere una persona, mi piacerebbe sapere chi ho davanti. Potermi fidare di quello che dice. Avere la certezza che le cose sono come sembrano. Anche se sembrano orribili: molto meglio una brutta verità (che almeno puoi tentare di gestire), di una stupida bugia.

E questo vale in tutti i campi. Se sul lavoro qualcuno vuole farmi la guerra, preferisco che usi un vistoso bazooka invece del gas nervino. Se un’amica ha qualcosa di scomodo da dire, mi piacerebbe lo facesse apertamente. E nell’amore? Il discorso è troppo lungo e complicato. Provo quindi a riassumerlo con quello che sosteneva molti anni fa un’amica più grande di me: «Se scoprissi che mio marito mi ha tradito con donne diverse potrei accettarlo, perché (purtroppo) queste cose succedono. Ma se venissi a sapere che l’ha fatto due volte con la stessa, allora sì che starei da cani». Non so come la pensiate voi, ma oggi che ho la sua età, io credo che abbia detto una grandissima verità.

 

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