L’amore è una pallina da golf

Cuore
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La forma dell'amore? Secondo me è rotonda. Ma quello vero è a nido d'ape

Se c’è una stagione che in assoluto invoglia alla lettura è l’estate. Soprattutto in spiaggia dopo il bagno, la focaccia, il giretto al bar e la partita al calcio balilla (sto sempre in porta ma non paro mai un gol), cosa fare se non aprire un bel libro?

Tra i volumi che porterete via ve ne consiglio uno pensato da Confidenze, scritto da 10 autori ed edito da Sperling & Kupfer. Il suo titolo è La forma dell’amore e lo trovate in libreria a 14,90 euro.

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Finita la parte “marketing” del mio post (speriamo sia stata efficace), voglio proseguire cercando di individuare qual è secondo me la forma dell’amore. Mica facile, ma so per certo che non sono l’unica a tentennare.

La stessa domanda, infatti, l’ho posta a bruciapelo ai 10 autori di cui vi parlavo sopra e ognuno di loro ha vacillato un attimo. Poi tutti mi hanno dato una risposta, ma nessuno ha evocato una sagoma precisa come mi sarei aspettata. E no.

Per Camilla Baresani, per esempio, l’amore ha contorni complessi e non definibili. Per Giuseppina Torregrossa, quelli del recipiente che lo contiene. E se Margherita Oggero gli attribuisce tantissimi profili, Andrea Vitali sostiene addirittura che quando si parla d’amore non si può parlare di forma ma di formula. Secondo lui si tratta di chimica pura.

A questo punto tocca a me espormi. Eppure, nonostante i suggerimenti che vi ho appena elencato continuo a essere nel pallone. Che sia perché l’amore è rotondo? Ci penso un po’ e mi convinco di sì.

Qualunque sia “l’oggetto” che scatena questo sentimento, infatti, perché ti coinvolga e ti avvolga dev’essere soffice come un peluche, morbido come il cotone, fresco e frizzante come la Coca Zero, delizioso come la Nutella. E, soprattutto, non avere spigoli.

Questo vale per l’amore più classico che riguarda la coppia, ma anche per quello che provi per un figlio, un’amica e perfino per uno sport. Ecco, allora, che alla forma tonda appena evocata do anche un nome: pallina da golf.

Sì, per me la sua forma è quella di una pallina da golf. Cioè tonda e rassicurante, ma con la superficie a nido d’ape che non lo rende melenso.

Lontana dalla convinzione che l’amore non è bello se non è litigarello, penso però che quello delle favole senza momenti di difficoltà sia di una noia mortale. Indipendentemente dalla fonte.

Un fidanzato perfetto l’avrei buttato in pasto ai pesci dopo una settimana. Figli inappuntabili avrebbero reso la mia vita familiare di una banalità sconvolgente. Un’amica troppo accondiscendente non sarebbe mai diventata una vera amica. E tanto per concludere in bellezza, se lo sci si praticasse solo in giornate di sole a palla e cielo blu cobalto, mi sarei data all’ippica. Ah no, scusate: al golf.

Confidenze