Una mamma per amica, è giusto o sbagliato?

Cuore
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Qualche tempo fa, mentre osservavo mia figlia disegnare, d’istinto ho detto «sei l’amore della mamma, ti voglio bene». Lei ha alzato lo sguardo e accarezzandomi un braccio con la sua piccola manina ha risposto «e tu sei la mia migliore amica!». Mi sono limitata a ringraziarla per quello che, detto da una bambina di due anni, è un bellissimo complimento.

Nei giorni a seguire, divisa tra emozioni contrastanti, mi sono chiesta “che tipo di madre devo essere?”.

Complice il ritorno, dopo quasi dieci anni, della serie tv Una mamma per amica, ho avuto modo di rifletterci. La conoscete? Tra il 2000 e il 2007 sono state trasmesse sette stagioni che hanno raccontato le vite di Lorelai, della figlia Rory e coloro che giravano intorno alle due Gilmore girls (questo il titolo americano): i ricchi nonni, l’amico-innamorato Luke, nonché tutti i personaggi che caratterizzano la piccola città di Stars Hollow. Al centro della storia la profonda relazione tra madre e figlia, spaziando dall’adolescenza all’età adulta.

Non ho mai invidiato troppo il rapporto tra Lorelay e Rory, forse perché lo vedevo solo con gli occhi di una figlia. L’ho sempre trovato un po’ strano, molto lontano dalla mia realtà. Loro parlavano e condividevano davvero tanto, troppo? Chissà.

Ho sempre pensato che un buon genitore non possa essere amico dei propri figli. In linea di massima lo penso ancora. Il punto però credo sia un altro, cioè stabilire cosa intendiamo per amicizia. Se mia figlia dovesse avere bisogno di trovare in me un’amica, saprei, ma soprattutto vorrei poterlo essere, ma so che come mamma potrei offrirle molto di più.

Lo scorso novembre, dopo quasi dieci anni dall’ultimo episodio, Una mamma per amica è tornata su Netflix con l’ottava stagione. Quattro maxi episodi che raccontano, in un anno di vicende, cosa è successo dopo. Questa volta non l’ho guardato con gli occhi di una figlia, ma di una madre.

In conclusione ho capito che la domanda giusta da farsi è “che tipo di mamma voglio essere?”.

Non esiste il genitore perfetto, o una legge universale che ci dica come fare, per questo chiedo a voi: secondo le vostre esperienze, una mamma per amica, è giusto o sbagliato?

 

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